mercoledì,Maggio 15 2024

Tentativo di furto nella sede di Cosenza Popolare. Katya Gentile: «Ennesima intimidazione, siamo stanchi»

Nel pomeriggio candidati e responsabili della segreteria della lista che sostiene Enzo Paolini hanno scoperto il tentativo di forzatura della porta d’ingresso. Nel pomeriggio alcuni candidati e responsabili di segreteria della lista “Cosenza Popolare”, che sostiene la candidatura a sindaco di Enzo Paolini, hanno scoperto un tentativo di furto della porta di ingresso della segreteria

Tentativo di furto nella sede di Cosenza Popolare. Katya Gentile: «Ennesima intimidazione, siamo stanchi»

Nel pomeriggio candidati e responsabili della segreteria della lista che sostiene Enzo Paolini hanno scoperto il tentativo di forzatura della porta d’ingresso.

Nel pomeriggio alcuni candidati e responsabili di segreteria della lista “Cosenza Popolare”, che sostiene la candidatura a sindaco di Enzo Paolini, hanno scoperto un tentativo di furto della porta di ingresso della segreteria politica del Nuovo Centrodestra situata in via Monte San Michele. Arrivando sul posto, hanno avuto difficoltà ad aprire il portone che sarebbe stato forzato in più punti. imageNel primo tentativo sembrava che vi fosse qualche problema con la serratura, nei successivi invece gli aspiranti consiglieri comunali non avrebbero avuto alcun dubbio del tentativo di ignoti di entrare all’interno della sede del partito di Angelino Alfano che in Calabria è coordinato dal senatore Antonio Gentile. Al termine del comizio, tenutosi nel piazzale antistante il cinema Modernissimo, i sostenitori di “Cosenza Popolare” hanno avvertito i carabinieri della caserma di Cosenza Principale che si sono recati sul posto per svolgere i primi accertamenti. Katya Gentile, ispiratrice della lista a sostegno di Paolini, si è detta profondamente amareggiata di quanto successo: «Sono stanca di questo clima di veleni che ha caratterizzato questa campagna elettorale. Non è la prima volta che succede una cosa del genere. Infatti nei giorni scorsi avevamo ricevuto un’altra intimidazione e quella di oggi è la classica goccia che fa traboccare il vaso. Ci auguriamo che la magistratura possa fare pienamente luce sulla vicenda, noi di certo non ci faremo intimidire da simili gesti». (a. a)

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