mercoledì,Maggio 8 2024

Rende, che flop con la Paganese. Addio al 2018 con un ko (1-2)

Vivacqua porta in vantaggio gli uomini di Modesto che poi si fanno rimontare. La Paganese vince a Rende con le reti Cappiello e Gaeta. Ai titoli di coda del 2018 la Paganese torna al successo dopo un digiuno durato dal 23 aprile scorso. Brutta doccia (l’acqua gelida della pioggia c’era pure) fredda per il Rende

Rende, che flop con la Paganese. Addio al 2018 con un ko (1-2)

Vivacqua porta in vantaggio gli uomini di Modesto che poi si fanno rimontare. La Paganese vince a Rende con le reti Cappiello e Gaeta.

Ai titoli di coda del 2018 la Paganese torna al successo dopo un digiuno durato dal 23 aprile scorso. Brutta doccia (l’acqua gelida della pioggia c’era pure) fredda per il Rende di mister Modesto, che non riesce ad uscire dal secondo momento negativo della stagione. Però, la sconfitta odierna ha tante radici: una spiegazione prettamente calcistica ed un’altra inerente le decisioni arbitrali, che se in Serie A la tecnologia Var non riesce a porre rimedio, in terza serie sono quasi a cadenza domenicali.
Nei primi 20 minuti il Rende aveva il netto predominio territoriale, quasi annichilendo la Paganese. In un quarto d’ora di gara, i biancorossi sciupano 3 azioni clamorose. Il goal di Vivacqua aveva momentaneamente scacciato eventuali spettri dal Marco Lorenzon. Soddisfatto del vantaggio, la squadra di Modesto rallenta i ritmi e gli uomini di De Sanzo si manifestano. Primo buco, primo tiro, primo goal. Cappiello pareggia i conti e nella ripesa Gaeta con un destro chirurgico batte Borsellini. Nella seconda parte di gara, oltre alle difficoltà dei padroni di casa, l’arbitro ne implementa la confusione. Da errori evitabili, come l’indicazione delle rimesse laterali, ai presunti rigori (lo scriviamo anche sotto) non dati e all’espulsione di Roberto Sabato: giallo e successivo cartellino rosso per proteste e il difensore non era già presente sul taccuino arbitrale. Luciani di Roma 1 non è riuscito neanche a disciplinare i tempi di rimessa dal fondo del portiere ospite, ammonito solo ad un quarto d’ora dalla fine. Sono discorsi che c’entrano e non c’entrano con i dibattiti e le analisi sul come le due squadre si sono affrontate, ma un agente, seppur neutrale, in base alle decisioni prese può influenzare indirettamente l’esito del risultato (Zaniolo docet).

Le scelte degli allenatori

Nessun cambio per Modesto. Confermati in blocco tutti i titolari della partita contro la Viterbese. Savelloni, convocato, cede il posto a Borsellini. De Sanzo posiziona Cesaretti sulla trequarti, l’uomo di maggiore qualità nei campani, a sostegno delle punte Parigi-Cappiello.

Assolo biancorosso senza goal

Neanche 38 secondi di gioco, il Rende sfiora il vantaggio. Rossini si fa parare il suo primo tiro della partita. La differenza qualitativa tra le due squadre viene subito a galla. Gli ospiti dalla cintola in giù hanno grossi problemi di lacune di posizionamento basilare. Garofalo si abbassa troppo su Godano e Rossini, lasciando pressoché libero Viteritti. Centrocampo e difesa slabbrati, Franco e Awua hanno una libertà disarmante nell’impostare le manovre da sotto. Al 2’ Viteritti, ancora da solo, serve Rossini che difronte al portiere calcia clamorosamente a lato. Al 12’ è Franco a divorarsi, nel vero senso della parola, il pallone del vantaggio. Il Rende spreca e non molto. Godano e Viteritti passeggiano sulla destra approfittando della comparsa di Gaeta e Garofalo, addetti alla marcatura su questa zona del campo. Nulla da attenzione per quanto riguarda la difesa di casa. Cesaretti e Parigi sono molto altro rispetto al resto della squadra, ma solo se messi nelle condizioni di far qualcosa.

Vantaggio e ripresa

Il goal arriva finalmente al 24’. Viteritti trova la testa di Vivacqua in area e la rete del vantaggio. La circostanza fa rallentare i ritmi dei padroni di casa, appisolati noncuranti della parvenza della Paganese. Gli uomini di De Sanzo biascicano con difficoltà qualche pallone, ma quanto basta per infilare Borsellini alla prima disattenzione difensiva. Dopo 14 giri di lancette, Cappiello in girata deposita in porta un pallone vagante sottovalutato da Minelli e Sabato. Esattamente al 41’ i campani vanno addirittura vicini al ribaltone con una azione analoga. Questa volta è Parigi ad indirizzare il pallone verso la porta avversaria, ma, fortuna per Borsellini, lo strumento di gioco si deposita sul fondo. La Paganese, nonostante le palesi difficoltà, è una squadraccia imprevedibile e, passetto dopo passetto, conquista quel pallone insidioso, come nel caso del vantaggio.

Ribaltone

Le azioni non concretizzate nei primissimi 10 minuti di gioco costano caro ai padroni di casa, al 6’ sotto dopo il goal di Gaeta, propiziato dall’assist e dal costrutto fatto da Cappiello. I biancorossi storditi (che avevano recriminano due giri di orologio prima un rigore per presunto tocco di braccio dii Piana), devono ritornare in partita per chiudere l’anno con una sconfitta. Al 14’ Vivacqua, servito da Giannotti) spara alto dinnanzi a Santopadre. Modesto dalla tribuna fa entrare Gigliotti al posto di Germinio. La squadra, mentre sul Lorenzo si abbatte una pioggia condizionata dal vento e contornata da lampi sullo sfondo, si rafforza dal punto di vista della propensione offensiva (Godano scende a centrocampo e Viteritti rincula in difesa). Tuttavia, il Rende perde pure pezzi. Dopo l’allontanamento dell’allenatore, Roberto Sabato, nello stesso istante viene ammonito e, un secondo più tardi, espulso per proteste. Esule da questi discorsi, la parata di Borsellini (34’ st) su Cesaretti.

Alta tensione

A complicare la situazione ci pensa il direttore di gara, Francesco Luciani della sezione di Roma 1. La conduzione molto confusionaria del match complica e non poco i propositi del Rende. Da errori grossolani, come l’indicazione della battuta di una rimessa laterale, la libertà con cui il portiere ospite guadagnava secondi preziosi temporeggiando la rimessa in gioco del porcino, fino  all’espulsione del difensore Sabato fino al molto dubbio episodio del 45’, dove Rossini è stato affossato in area di rigore. Decisioni che hanno, irrimediabilmente, compromesso il prosieguo finale della partita. (Giulio Cava)

Il tabellino

RENDE (3-4-3): Borsellini 6,5; Germinio 5,5 (14’ st Gigliotti), Minelli 5,5, Sabato 5; Viteritti 6, Franco 5,5, Awua 6,5, Giannotti 5,5 (36’ st Maddaloni); Godano 6 (36’ st Crusco), Rossini 5,5, Vivacqua 6. A disp.: Savelloni, Palermo, Sanzone, Di Giorno, Laaribi, Achik. All.: Modesto 6
bSantopadre 6; Tazza 6, Diop 6, Piana 6, Garofalo 5; Carotenuto 6 (24’ st Gori), Nacci 6, Gaeta 6,5; Cesaretti 6,5; Parigi 6 (40’ st Alberti), Cappiello 7 (12’ st Acampora). A disp.: Galli, Sapone, Fornito, Della Morte, Longo, Gargiulo. All.: De Sanzo 6.5
ARBITRO: Luciani di Roma 1.
MARCATORI: 24’ pt Vivacqua (R), 38’ pt Cappiello (P), 6’ st Gaeta (P)
NOTE: Campo in buone condizioni di gioco. Cielo plumbeo e temperature basse questo pomeriggio di fine anno. Spettatori: 427 presenze totali, folta la rappresentanza ospite. Incasso di 2749 euro. Angoli: 8-4 per il Rende. Al 42’ del primo tempo viene allontanato dal terreno di gioco il tecnico del Rende Francesco Modesto per proteste. Al 30’ del secondo tempo viene espulso Sabato per proteste dopo che era stato ammonito. Al 41’ del secondo tempo viene allontanato Alessandro Greco dalla panchina del Rende. Ammoniti: Sabato, Rossini (R), Cesaretti, Gaeta, Santopadre (P). Recuperi: 1’ pt – st .

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