domenica,Maggio 19 2024

Intercettazioni illegali, 22 indagati: c’è anche una società cosentina

Intercettazioni illegali in tutta Italia. La procura di Napoli indaga su "Exodus". Ecco l'elenco completo di chi è sotto inchiesta.

Intercettazioni illegali, 22 indagati: c’è anche una società cosentina

La procura di Napoli non indaga soltanto sul “trojan” di Luca Palamara e Cosimo Ferri, ex consigliati togati del Consiglio Superiore della Magistratura al centro di un’inchiesta della procura di Perugia, ma anche su un altro filone investigativo che porta direttamente in Calabria. Parliamo della famosa inchiesta “Exodus“, ovvero lo spyware che avrebbe intercettato illegalmente centinaia di migliaia di persone in tutta Italia, attraverso società operanti nel campo delle intercettazioni ambientali, telematiche e telefoniche, che prendevano in “prestito” il sistema creato dall’azienda “Esurv”.

Caso “Exodus”, 25 indagati

L’indagine su “Exodus” era partita dalla procura di Benevento per spostarsi, successivamente, a Napoli, dove l’ufficio di procura aveva chiesto e ottenuto diverse misure cautelari nei confronti della “Esurv“. Una storia nota ai lettori di Cosenza Channel. Dopo tanti mesi, arriva una novità importante dal fronte giudiziario. Infatti, lo scorso 25 marzo il gip del tribunale di Napoli ha notificato ai 25 indagati (tra persone fisiche e società) l’incidente probatorio che si terrà il prossimo 20 luglio alle 9.30 presso l’aula Ticino 1 del carcere di Poggioreale a Napoli. Questa decisione arriva dopo la richiesta del perito di un’ulteriore proroga per il deposito del consulenza tecnica chiesta dalla procura di Napoli, in quanto il materiale da analizzare è imponente. 

Da Catanzaro a Trieste, ecco chi è coinvolto

Come detto, sono 22 gli indagati. Un numero decisamente superiore alla prima parte dell’inchiesta che inizialmente interessava le società “Esurv” ed Stm di Pietraffita, la cui titolare è Marisa Aquino, mentre la procura ritiene che Vito Tignanelli, ex poliziotto della Questura di Cosenza, sia l’amministratore di fatto dell’azienda. Ma non sono soltanto loro due i soggetti “attenzionati” dai magistrati di Napoli.

Nel registro degli indagati infatti figurano anche Giuseppe Fasano, Salvatore Ansani, Diego Fasano, Maria Beatrice Fasano, Davide Matarese, Francesco Pompò, Giuseppe Console, Nicola Salina, Gabriele Cutazzo, Angelo Michele D’Angelo, Fabrizio Riggi, Massimiliano Avella e le società “Esurv” di Catanzaro, “Connexa” di Catanzaro, “A. F. Holding” di Milano, “Stm” di Pietrafitta, “Innova” di Trieste, “Rpc servizi tecnologici” di Latina e “Rifatech soluzioni investigative” di Caltanissetta”.

Articoli correlati