domenica,Maggio 19 2024

Ospedale di Cetraro, nominato il nuovo primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia

La cittadinanza torna a sperare per la riapertura del punto nascita dopo la delibera di affidamento pubblicata dall'Asp

Ospedale di Cetraro, nominato il nuovo primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia

All’ospedale di Cetraro si torna a sperare per la riapertura del punto nascita con la nomina di un nuovo dirigente, il dottor Bruno Tucci. Le attività del reparto furono sospese nell’agosto del 2019 per le criticità riscontrate durante i controlli ministeriali. Qualche giorno prima, il punto nascita fu teatro della tragedia che strappò alla vita la 37enne Tina Adamo, stroncata da un’emorragia massiva appena due ore dopo aver dato alla luce il suo secondo figlio.

L’annuncio

A dare notizia della nomina del nuovo primario è stato il sindaco della cittadina, Ermanno Cennamo. «Sul fronte sanità – ha scritto su Facebook il primo cittadino -, l’Asp di Cosenza ha provveduto a pubblicare la delibera di affidamento dell’incarico di Primario di Ostetricia e Ginecologia al dott. Tucci, che incontrerò già il prossimo lunedì. Un tassello importante per la riapertura del Punto Nascita».

Poi ha aggiunto: «È doveroso per questo ringraziare i vertici dell’Asp di Cosenza, il Presidente e Commissario alla sanità Roberto Occhiuto e la dott.ssa Iole Fantozzi del Dipartimento regionale sanità. Andiamo avanti uniti e con i riflettori puntati alla crescita della nostra Cetraro».

La tragedia

La notte del 19 luglio 2019, la 37enne Santina Adamo, per tutti Tina, partorì nel nosocomio Gino Iannelli il suo secondo figlio. A circa due ore dalla nascita del piccolo, che avvenne in modo naturale, la donna fu colta da un’emorragia uterina massiva, che la costrinse a sottoporsi immediatamente a cure urgenti. Presa di nuovo in carico dai sanitari, che la condussero in sala operatoria, Tina spirò alle 6.34 di quella stessa notte.

Per capire cosa accadde in quelle ore, la procura di Paola, successivamente, aprì una inchiesta giudiziaria, mentre il Ministero della Salute e il dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria disposero gli accertamenti interni al nosocomio. Emerse che a livello strutturale e organizzativo, la struttura presentava numerose criticità. Tra queste, l’assenza di un primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia. Le nomine che si sono susseguite nel corso degli ultimi due anni non sono comunque servite alla riattivazione del punto nascita. Ora, però, il primo cittadino riaccende la speranza.

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