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Città unica, Castrolibero diffida la Regione: «Ci annetterebbe a Cosenza e Rende» | VIDEO

Il primo cittadino Giovanni Greco: «Necessario uno studio di fattibilità finanziaria e il coinvolgimento delle popolazioni». Orlandino Greco: «Il quorum complessivo obbrobrio costituzionale». E sulla sua candidatura a sindaco...

Città unica, Castrolibero diffida la Regione: «Ci annetterebbe a Cosenza e Rende» | VIDEO

Ieri pomeriggio il Consiglio comunale di Castrolibero ha diffidato la Regione Calabria dal portare avanti il disegno di legge sulla città unica con Cosenza e Rende. Il sindaco Giovanni Greco e l’ex consigliere regionale, ora vicesindaco, Orlandino Greco hanno spiegato che quella tracciata nella bozza che circola, ma non ancora depositata, è «l’aberrazione di possibili fusioni solo per fini elettoralistici e non nell’interesse effettivo delle popolazioni e nel rispetto delle loro esclusive volontà». Assessori e consiglieri, così come anticipato la settimana scorsa durante “Dopo la Notizia” su LaC Tv, si sono focalizzati sulle «emergenze dei rispettivi bilanci, in special modo quelli di Cosenza in dichiarato stato di pluri-dissesto ed ancora in fase di ulteriore accertamento, ed in misura minore del Comune di Rende, comunque, in pre-dissesto». Tale condizione, a loro avviso, si riverbererebbe sulle popolazioni che hanno le finanze in ordine. La data del 1° febbraio 2025, inoltre, non convince.

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Evitare un nuovo caso Temesa

Nel documento letto in aula, si fa inoltre riferimento al caso-Temesa che avvelena il battage mediatico ad Amantea. La frazione di Campora San Giovanni, infatti, secondo la proposta di legge regionale a firma Graziano (Terzo Polo) dovrebbe staccarsi dal comune di appartenenza ed unirsi a Serra d’Aiello così da creare un nuovo centro di governo. L’idea è stata supportata da Franco Iacucci del Pd, il cui circolo locale è però totalmente contrario alla prospettiva indicata. Al momento il Consiglio di Stato ha bloccato il referendum previsto il 22 gennaio

Il Comune di Castrolibero senza il verificarsi di alcune condizioni, avvierà le procedure per indire entro il 30 ottobre 2023, un proprio referendum di natura consultiva, ponendo alla base uno studio di fattibilità autonomo e chiedendo ai cittadini di esprimersi.

Il sindaco Giovanni Greco: «Castrolibero sarebbe annessa»

«Il nostro non è un no immotivato, è un no alla bozza che circola e che non è stata condivisa con le rappresentanze degli eletti – spiega ai nostri microfoni il primo cittadino Giovanni Greco -. Si fa poco riferimento alla sostenibilità economico-finanziario dell’Ente nascituro, ma non c’è cenno ad uno studio di fattibilità. La legge attuale, inoltre, non prevede un referendum per ogni singola comunità, ma uno cumulativo. Nella fattispecie, pertanto, siccome saremmo davanti all’annessione di Castrolibero, avvieremo l’iter per indire un referendum consultivo entro il prossimo autunno. I nostri concittadini devono poter scegliere».

Orlandino Greco e la candidatura a sindaco

Non potendo ricandidarsi perché al termine dei due mandati, Giovanni Greco traccia l’identikit del suo possibile successore. «Abbiamo persone molto valide e tra queste c’è Orlandino Greco, già sindaco, persona competente e che conosce bene il territorio. Stiamo parlando, ma il mio supporto dall’esterno è già da ora garantito per continuare a portare a vanti i progetti avviati e centrare gli obiettivi prefissati a lunga gittata da Castrolibero».

Orlandino Greco, tuttavia, glissa sull’argomento («non confermo, per adesso c’è un sindaco che si chiama Giovanni Greco») e cristallizza la posizione del comune in merito alla fusione. «Pensare che si possa pensare di estinguere una storia e una tradizione con due fogli di carta, mi fa rabbrividire – dice -. Siamo aperti ad ogni valutazione, ma contrari al tentativo superficiale e maldestro di operazioni politiche. Le domande a cui non esiste risposta, ad oggi, sono svariate e noi abbiamo bisogno di sapere. Quindi oggi diffidiamo il consiglio regionale della Calabria a prendere anche solo in esame la bozza che circola».

«Il quorum complessivo è un obbrobrio costituzionale»

Orlandino Greco chiude il suo intervento puntando il dito contro il referendum. «E’ una cosa indegna che il quorum sia complessivo e non circoscritto ai singoli comuni. È un obbrobrio costituzionale che era già in essere». L’ex consigliere regionale fa poi riferimento poi ad una proposta di legge che, da capogruppo alla Cittadella, aveva avanzato al resto del consiglio. «Il quorum deve essere singolo. Dinanzi alla volontà popolare che nel caso sarà espressa da Castrolibero in autunno, sono curioso di vedere come si porranno dalla Regione».

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