Città unica, Greco: «Castrolibero indirà un referendum interno»
Il sindaco annuncia un consiglio comunale ad hoc per il 14 febbraio: «La bozza di proposta di legge regionale è contro la Costituzione»
«Così come è formulata oggi, la bozza di proposta di legge regionale sulla città unica, derivante dalla fusione di Cosenza, Rende e Castrolibero, è contraria alla Costituzione». Il sindaco di Castrolibero Giovanni Greco rompe il fronte attendista formato da Palazzo dei Bruzi e dall’amministrazione Manna passando al contrattacco. Sebbene in scadenza di mandato, ha esplicitato il pensiero della maggioranza che lo sostiene, di cui fa parte anche Orlandino Greco, suo attuale vice e possibile successore alla guida del municipio. Le riserve dell’ex consigliere regionale circa la propria candidatura dovrebbero essere sciolte a stretto giro. Fatto sta che nel 2019, proprio dalla Cittadella, dimostrò freddezza (eufemismo) per simili prospettive.
Città unica Cosenza, Rende, Castrolibero: il no di Giovanni Greco
La notizia di oggi è che il 14 febbraio si riunirà il consiglio comunale di Castrolibero per discutere di un solo punto all’ordine del giorno: l’idea di fusione che hanno prospettato, per adesso solo informalmente, dalla Regione e la conseguente volontà di indire un referendum interno circoscritto ai residenti da tenere in autunno. «Non siamo stati coinvolti – ha aggiunto Giovanni Greco durante la puntata odierna di “Dopo la Notizia” in onda ogni giorno alle 14.30 su LaC Tv (canale 11 del digitale terrestre e 820 di Sky) e condotta da Pasquale Motta -. La scelta dei cittadini non deve essere condizionata e riteniamo la fusione una meta e non il punto di partenza di qualcosa».
Il primo cittadino, che ha partecipato ad un vertice tenuto nel comune di Cosenza lo scorso 1° febbraio durante il quale si è formata una cabina di regia condivisa, ribadisce l’importanza di uno studio di fattibilità. Non c’è ostilità ideologica, ma disaccordo sul metodo. «Bisogna partire dalla messa in comune dei servizi e soprattutto dobbiamo fare i conti con le novità legislative – aggiunge -. Sui rifiuti e sul ciclo delle acque i sindaci non hanno più competenze. Sono del parere che vadano riscritte le regole del nostro stare insieme senza utilizzare metodi contrari alla costituzione».
L’analisi finanziaria
Giovanni Greco sposta quindi il focus sull’aspetto finanziario della nascitura città unica che deriverebbe dalla fusione di Cosenza, Castrolibero e Rende. «La proposta di legge non è ancora formalmente depositata, ma il passaggio deve essere rivisto coinvolgendo i sindaci. Non si prescinde uno studio di fattibilità che certifichi la procedibilità economica. Nella bozza che circola, il paragrafo in questione è appena accennato. Poche righe dove si affronta soltanto il discorso relativo alle spese per far fronte al referendum. Non una virgola – chiude – sullo stato patrimoniale di questi tre comuni». E la situazione di Palazzo dei Bruzi è disastrosa…