lunedì,Aprile 29 2024

Per Antonio, che ha la sindrome di Down e vive in solitudine, si attiva la Garante della Salute

Il giovane, che ha 20 anni e vive a Tortora, non può che avere contatti solo con la sua famiglia. Tutto il giorno gioca con le sue macchinine

Per Antonio, che ha la sindrome di Down e vive in solitudine, si attiva la Garante della Salute

Il caso di Antonio, raccontato dalle nostre testate qualche giorno fa, ha suscitato grande clamore e ora, finalmente, le istituzioni si sono attivate. Il giovane, che ha 20 anni e vive a Tortora con la famiglia, è affetto dalla sindrome di Down e, per questioni burocratiche, è costretto a vivere in solitudine. Fatta eccezione per i suoi famigliari e per i terapisti, Antonio non ha contatti con altre persone, nemmeno con i suoi coetanei, non svolge alcuna attività e passa tutto il giorno a giocare sul pavimento con le sue macchinine.

La sua condizione impone l’assistenza alla persona per frequentare qualsivoglia gruppo sociale e questo, purtroppo, si è rivelato per lui un grave ostacolo. Nonostante la famiglia abbia chiesto aiuto al Comune di residenza e a decine di uffici pubblici, ad oggi, dopo anni di battaglie, sembrerebbe non esserci soluzione. Il nostro servizio, però, ha smosso le acque. Anna Maria Stanganelli, Garante della Salute della Regione Calabria, che ha subito cercato la famiglia, si è resa disponibile a fare da tramite con le istituzioni politiche e sanitarie.

L’intervento della Stanganelli

Quello che è accaduto, lo ha raccontato la stessa Stanganelli alla giornalista di LaC News24, Elisa Barresi. La cronista, in un’intervista, chiedeva conto proprio della vicenda del ragazzo disabile di Tortora. «Appena appresa la notizia tramite la vostra testata giornalistica – ha affermato la Garante della Salute -, ho subito contattato la redazione per chiedere di essere messa in contatto con la famiglia del giovane e capire come avrei potuto intervenire rispetto alle criticità rappresentate dalla famiglia del ragazzo. Ho dunque proceduto – continua -, dopo aver letto con attenzione la documentazione inoltratami dalla madre, a segnalare formalmente la situazione alle autorità competenti, individuate nella Direzione Sanitaria del Distretto Tirreno dell’Asp di Cosenza e nell’Amministrazione Comunale di Tortora, richiedendo informazioni circa la situazione del giovane e chiedendo di individuare soluzioni che possano venire incontro alle istanze della famiglia». 

Successivamente, si è interfacciata con la dottoressa Angela Riccetti, direttore sanitario del distretto del Tirreno. «Si è mostrata molto sensibile alla problematica», ha detto ancora Stanganelli, che poi ha aggiunto: «Sono in costante contatto con la madre del giovane, per mostrarle la mia vicinanza e soprattutto dimostrarle che le istituzioni non l’hanno abbandonata e che la accompagnerò, per quanto di mia competenza, in questo percorso».

Presto un incontro tra Stanganelli e Riccetti

Sentita nuovamente in giornata, la Stanganelli ha confermato le sue intenzioni ed ha accennato alla concreta possibilità che, nei prossimi giorni, si rechi di persona dalla dottoressa Ricetti, per discutere della faccenda da vicino. «Io sono soltanto un “mezzo” – ha chiarito – ma posso certamente fare da tramite con le istituzioni. Per quel che mi riguarda – ha concluso – metto a disposizione tutto il mio impegno affinché questa famiglia non si sia sola nella sua battaglia».

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