domenica,Maggio 19 2024

Rende, la minoranza va in Prefettura. Principe: «Da folli approvare il Psc» | VIDEO

Dieci consiglieri di opposizione, con l'intera registrazione del consiglio comunale di Rende odierno, sono stati ricevuti dalla vicaria Correale e dal capo di gabinetto Di Marino. L'ex sindaco: «Firmato un atto che non avviene nemmeno nei paesi del terzo mondo»

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Il Piano Strutturale Comunale (Psc) approvato dal consiglio comunale di Rende ha avuto un’immediata reazione dapprima all’interno dell’assise, poi sulle scalinate della Prefettura di Cosenza. Durante il pubblico consesso, quando si era ormai passati a discutere delle pratiche di bilancio, i consiglieri di opposizione, eccezion fatta per Rossana Ferrante, hanno preso posto tra il pubblico. Un intervento, tuttavia, Sandro Principe se lo è riservato per stigmatizzare quanto avvenuto poco prima. Le invettive, in particolare contro Gaetano Morrone, non sono mancate.

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Fatto sta che dieci consiglieri di minoranza si sono poi recati in Prefettura, minuti della registrazione video, per informare direttamente Vittoria Ciaramella di quanto accaduto tra le 9.03 e le 9.15 di stamattina. Si trattava proprio dell’ex sindaco di Rende, di Domenico Talarico, Andrea Cuzzocrea, Michele Morrone, Massimiliano De Rose, Enrico Francesco Monaco, Luciano Bonanno, Luigi Superbo, Annarita Pulicani e Francesco Beltrano. Sono stati ricevuti dalla vicaria Rosa Correale edal capo di gabinetto Giuseppe Di Martino. Richiederanno copia dei verbali del  consiglio, della riunione dei capigruppo e monitoreranno le situazioni di incompatibilità.

Nel frattempo Sandro Principe si è intrattenuto con i cronisti commentando la movimentata mattinata. «Avevamo scritto prima di Natale al Prefetto per evidenziare che la situazione in comune era insostenibile, ma non ricevemmo risposta. Oggi è accaduto un fatto veramente grave – spiega -. La maggioranza non è mai stata puntuale, si è sempre iniziato almeno dopo mezzora. Io sono arrivato alle 9.12, ma sono stato informato che in questo lasso di tempo erano stati effettuata la surroga di Marchiotti con Marasco, l’inversione dell’ordine del giorno e addirittura la discussione e il voto del Psc».

«Il Psc – ha aggiunto Sandro Principe – è il futuro della città per i prossimi 20 anni, quindi siamo dinanzi a qualcosa che non avviene nemmeno in comuni del più sperduto stato del terzo mondo con dittatorelli che menano le danze. I colleghi della maggioranza sono impazziti e non si rendono conto dell’atto deliberato, che noi impugneremo perché per noi illegittimo».

Sandro Principe va giù pesante e non risparmia invettive ai suoi avversari politici. «Tutto ciò fotografa il clima che c’è a Rende, dove il sindaco non può esercitare il suo ruolo perché sospeso e dove l’assessore all’urbanistica è il sindaco stesso. Chi ci guarda da Roma penserà che siamo da terzo mondo, perché oggi è stato dato il colpo di grazia al nostro comune. Io la città l’ho amata e le ho dedicato la mia vita e la mia giovinezza. Quale immagini abbiamo dato all’esterno? I colleghi della maggioranza – conclude l’ex primo cittadino – sono privi del ben dell’intelletto come diceva Dante, perché solo dei folli potevano compiere quanto fatto stamattina».

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