Cosenza, al 41 bis finisce anche Antonio Abbruzzese

La valanga di 41 bis colpisce duramente gli imputati del processo “Reset“. L’ultimo in ordine di tempo è quello applicato ad Antonio Abbruzzese, classe 1984, figlio di Giovanni Abruzzese, alias “Il Cinese“. La Dda di Catanzaro aveva chiesto il carcere duro per uno dei presunti esponenti della confederazione di stampo mafioso cosentina, nonché partecipe del clan degli “zingari” di Cosenza, essendo uno dei soggetti più vicini a Luigi e Marco Abbruzzese. E il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha convenuto con i magistrati Vito Valerio e Corrado Cubellotti

Abbruzzese, nell’inchiesta “Athena“, almeno dal punto di vista cautelare, aveva ottenuto un provvedimento favorevole, visto che il Riesame, lo scorso mese di agosto, ne aveva decretato la scarcerazione. In “Testa di Serpente“, invece, era stato condannato a sette anni di reclusione, una delle pene più basse inflitte nel processo antimafia, considerato l’antipasto investigativo di “Reset“. Antonio Abbruzzese dunque si aggiunge a Mario “Renato” Piromallo e Michele Di Puppo.