mercoledì,Maggio 15 2024

Inchiesta “Re Nudo”, inutilizzabili alcune intercettazioni di Mario Russo

Il gup di Paola ha dichiarato non utilizzabili diverse intercettazioni dell'inchiesta "Re Nudo". Le captazioni riguardano anche Mario Russo.

Inchiesta “Re Nudo”, inutilizzabili alcune intercettazioni di Mario Russo

Il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Paola, Maria Grazia Elia ha dichiarato inutilizzabili alcune delle intercettazioni presenti nell’inchiesta cosiddetta “Re Nudo”, condotta dalla procura di Paola, con la collaborazione investigativa della Compagnia carabinieri di Scalea. L’ordinanza è stata emessa nella giornata di oggi al termine della Camera di Consiglio, a seguito delle questioni preliminari presentate dal collegio difensivo, in particolare dagli avvocati di Mario Russo, ex sindaco di Scalea (principale imputato), secondo cui le captazioni telefoniche non potevano essere utilizzate perché derivanti da altro procedimento avviato anni fa dalla Dda di Catanzaro, nell’ambito del filone investigativo denominato “Plinius”.

Il provvedimento del gup di Paola ha soddisfatto gli avvocati difensori che già davanti al tribunale del Riesame di Catanzaro, avevano sollevato la nullità di trequarti delle intercettazioni che comprendono buona parte delle accuse contestate al dirigente medico dell’Asp di Cosenza, ritenuto a capo di una presunta associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla commissione di altri reati contro la pubblica amministrazione. 

Cosa scrive il gup di Paola

Il gup Elia, nel provvedimento firmato oggi, ha richiamato l’orientamento giurisprudenziale della Suprema Corte di Cassazione. «Il primo decreto autorizzato, emesso d’urgenza dal pm in data 7 marzo 2017, nel quale si fa riferimento a reati diversi d quello di cui all’art. 416 bis è quello di cui al Rit n. 401/2017» afferma il giudice. «Si comprende che l’attività tecnica è finalizzata a verificare un’ipotesi correttiva relativa ad una gara di appalto indetta dall’Asp di Cosenza per la gestione della Rsa di San Nicola Arcella, riconducibile a tale Pasquale Petrucci, membro della commissione di gara, nonché il coinvolgimento di Mario Russo nella turbativa di un appalto per lavori pubblici per favorire tale De Filippo Rocco, suo imprenditore di riferimento».

«La lettura degli atti porta ad escludere che i reati per cui si procede, consumati da Russo nell’esercizio della sua attività professionale, siano connessi ex art. 12. c. p. p., nei termini sopra indicati». Per cui, «la mancanza di connessione ex art. 12 c. p. p. tra i reati oggetto del presente procedimento e quelli oggetto delle autorizzazioni a disporre le intercettazioni, al di là del dato formale della diversità del numero di iscrizione dei procedimenti, basta ad affermare che si è in presenza di un procedimento diverso. In relazione ai reati per cui oggi si procede non è previsto l’arresto obbligatorio in flagranza. Né le conversazioni e le comunicazioni oggetto delle intercettazioni possono considerarsi corpo del reato nell’accezione sopra riportata». 

“Re Nudo”, le intercettazioni non utilizzabili

«Discorso diverso deve fare con riguardo alle intercettazioni disposte nell’ambito dei Rit n. 835/2017 e n. 836/2017, autorizzate con distinti decreti di urgenza del Pm del 26 maggio 2017 per i reati di cui agli art. 416 bis, 318, 319, 323, 479, 640, 640 bis e 86 Dpr n. 570/1960 aggravati dall’art. 7. 203/1991. In questo caso, infatti, le attività tecniche – legittimamente acquisita, per quanto sopra detto, la notizia di reato dalle captazioni in corso validamente autorizzate – risultano autorizzate proprio per i reati per cui oggi si procede». 

Per questi e altri motivi, riconducibili alla natura di altri decreti autorizzativi esaminati, il gup di Paola ha dichiarato inutilizzabili nel presente procedimento le intercettazioni disposte nell’ambito dei Rit n. 1194/2016, n. 27/2017, n. 28/2017 e n. 401/2017 nel procedimento penale n. 5067/2016 della Dda di Catanzaro». 

Parola alla difesa

«Oggi, 20.5.2021, presso il Tribunale Penale di Paola, si è tenuta l’udienza preliminare relativa all’operazione “Re Nudo”. L’udienza odierna era stata fissata dal G.U.P., dr.ssa Elia, per lo scioglimento della riserva assunta sulla questione relativa all’inutilizzabilità delle intercettazioni. All’udienza precedente le questioni erano state illustrate con forza dagli avvocati Enzo Belvedere, Nicola Carratelli, Franz Caruso, cui tutti gli altri avvocati si sono associati. Il Giudice dell’Udienza Preliminare, in accoglimento della sollevata eccezione, ha dichiarato, dunque, inutilizabili la quasi totalità degli atti dal contenuto intercettivo presenti nel fascicolo del Pubblico Ministero il quale, ora, dovrà rimodulare la propria requisitoria, prevista per lunedì 24 Maggio, in funzione dell’esiguo e residuale compendio d’indagine».

L’avvocato Enzo Belvedere

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