«Lega allo sbando e di “proprietà” di pochi eletti», Bartolomeo si dimette
Il vicesegretario territoriale di Cosenza rimette il proprio mandato lasciando il partito insieme a Ciardullo, Zanfino e Sorrentino: «Trattati da semplici portatori di voti»
«Con la presente, il Vicesegretario territoriale di Cosenza, Roberto Bartolomeo e i membri del consiglio direttivo Valentino Ciardullo, Nicola Zanfino e Anita Marilyn Sorrentino intendono comunicare le loro dimissioni irrevocabili dal ruolo ricoperto nel partito e da militanti della Lega. La decisione, a lungo meditata e sofferta, è necessaria a fronte di una distanza politica ormai incolmabile rispetto alle scelte adottate dal partito a livello regionale». Così in una nota indirizzata a Matteo Salvini, Filippo Mancuso e a Leo Battaglia.
«L’atteggiamento di alcuni rappresentanti del partito – evidenziano i dimissionari – ci ha portato alla conclusione che non ci sono più i presupposti, in Calabria, per continuare a lavorare per la Lega dopo aver, per anni, dedicato impegno totale nell’organizzazione di gazebate, tesseramenti, eventi e manifestazioni di ogni genere, per poi essere trottati come semplici “manovali” e portatori di voti». Bartolomeo e soci vogliono rimarcare «i comportamenti avuti nei confronti delle lettere inviate ai vertici del partito da parte dei colleghi del direttivo di Vibo Valentia, i quali chiedevano un giusto riconoscimento per l’impegno profuso, vista la non rappresentanza nelle istituzioni e negli organi principali».
«Inoltre, chiedevano un incontro urgente con gli eletti e i rappresentanti per discutere sulla situazione della Lega in Calabria. Richiesta che non è mai stata presa in considerazione – hanno aggiunto nella loro missiva -. Stessa cosa avvenuta per altra richiesta a firma della maggioranza dei segretari territoriali (Vibo Valentia, Catanzaro e Reggio Calabria), i quali chiedevano un incontro al Commissario per stabilire insieme una data per poter svolgere i Congressi provinciali e quello regionale. Anche in questo caso non sono arrivate risposte all’istanza».
Secondo Roberto Bartolomeo, questa scelta evidenzia poi un altro aspettò politico rilevante, ovvero il modo in cui viene gestito il partito. A suo dire «con ingerenze gotte e impattanti nelle scelte sui territori, che hanno gravemente danneggiato l’immagine e l’azione politica, portando il Partito allo sbando totale e rendendolo solo ed esclusivamente di proprietà di pochi eletti, mortificando il lavoro di tanti militanti che da anni si spendono per la causa della Lega».
«Basti pensare che dal dicembre 2023, mese di insediamento del Consiglio direttivo provinciale di Cosenza, non è mai stata convocata una seduta del Consiglio, utile al confronto e all’organizzazione a livello provinciale, nonostante, nell’ultimo anno, ci siano stati eventi importanti quali le Elezioni Europee ed Amministrative in molti Comuni della Provincia».
Ed ancora: «Da parte nostra è stato chiesto più volte un incontro con il Commissario di turno per discutere e rendicontare sulle attività svolte e da svolgere nella città e nella provincia di Cosenza, ma anche in quest’occasione non.ci è stata data alcuna risposta e disponibilità al confronto». Insomma, per Roberto Bartolomeo «in una fase così delicata la situazione appare assai incerta e non ci permette più in alcun modo di colmare con la nostra azione politica il vuoto e l’indeterminatezza in cui siamo stati lasciati dai commissariamenti susseguitisi. Vi è la convinzione, pertanto, ché l’unica strada rimasta sia quella delle nostre dimissioni. Questo, comunque, non farà venir meno la nostra voglia e l’intento di lavorare per il territorio e per í calabresi. La cosa più importante per noi è la nostra dignità».