Elezioni Rende, non c’è l’intesa su Iantorno. Il Comitato popolare rompe l’unità

Federazione Riformista, Attiva Rende, Innova Rende, Idm e PSI hanno preso posizione all’interno del Comitato popolare di Rende in vista delle elezioni. Come già fatto trapelare e spiegato negli scorsi articoli, il nome di Pierpaolo Iantorno non corrisponde all’identikit da loro auspicato. Sebbene resti la stima e l’amicizia – così è trapelato – non è piaciuta la fuga in avanti effettuata da cinque aree del gruppo, né a loro avviso è ipotizzabile convergere su un ex assessore della giunta Manna, sebbene a fine corsa si sia staccato dalla squadra di governo dell’avvocato penalista. È questo l’esito della riunione di stasera dove finalmente è stato messo un punto alle chiacchierate interlocutrici delle settimane scorse.

Elezioni Rende, quali scenari per il Comitato

Ci sono pochi dubbi sul fatto che il Comitato popolare circoscriverà la sua azione, nella storia politica cittadina, alla vittoriosa campagna referendaria conclusasi il primo dicembre. Questo a meno di colpi di coda provenienti dalla Regione. In vista delle elezioni di Rende previste per maggio/giugno (c’è la data dell’11 maggio sul tavolo, ndr) dieci sigle prenderanno strade differenti. Alcune viaggeranno insieme come quelle che hanno espresso la loro volontà politica questa sera, alimentate dal vento dell’opposizione comune a Manna negli ultimi 10 anni.

Pertanto “nemici” come prima e sfida nelle piazze a suon di comizi elettorali. Una cosa è certa: dopo Bonanno e Corina, sono in arrivo altri aspiranti primi cittadini e sicuramente non saranno gli unici a scendere in campo. A distanza, infatti, il centrodestra ha seguito con un certo interesse l’evolversi della vicenda. Così come Pd, M5S e Sinistra Italiana.