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«Pensavo di poter solo elemosinare amore, come un cane randagio». Vladimir Luxuria, ex parlamentare con il record delle presenze e 55 proposte di legge, attivista dei diritti (è la definizione che più le piace), sintetizza così i suoi primi passi nel mondo dell’amore e del sesso. In un’intervista al Corriere racconta del pedofilo che la adescò sul lungomare quando aveva undici anni. E poi gli amori con «eterosessuali incerti, bisessuali fluidi. Persone che quando cominciava a esserci un coinvolgimento emotivo sparivano».
E ancora, le botte (tante) ricevute da ragazzino e la transizione, mai completata per poter continuare ad avere orgasmi… Vladimir Luxuria nella vita ha amato una donna, una sola. Si chiamava Sara Slowley, era inglese e l’ha conosciuta in discoteca a Vasto (Chieti). «La nostra era una relazione romantica, non abbiamo mai avuto un rapporto completo. Mi piaceva accarezzarla, baciarla, dormire abbracciati». Luxuria aveva 17 anni e questo rapporto durò anni. «Venne a Foggia e mia madre per un periodo pensò che non fossi gay. In Inghilterra, mi portava ai concerti, mi ha fatto fumare lei la prima canna. Purtroppo è mancata per un tumore: quando l’ho saputo ho pianto per giorni».