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«Non c’è stato alcun decesso in ambulanza e posso escludere anche una morte nella tenda pre-triage. Rimane certo che tra l’8 e il 16 aprile abbiamo avuto un numero elevato di accessi in ospedale. Ma tutti i pazienti sono stati adeguatamente trattati nel Dea. In questo arco temporale abbiamo registrato sette decessi ed erano tutti casi estremamente complessi». Lo ha dichiarato all’ANSA il direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera di Cosenza Angelo Barbato.
Barbato e le manifestazioni odierne
Il direttore sanitario dell’ospedale dell’Annunziata ha commentato anche la notizia dell’occupazione degli uffici della direzione aziendale da parte di un gruppo di cittadini. «Le richieste dei manifestanti – ha poi detto Barbato – sono legittime e noi tutti vorremmo risolvere al meglio e in breve tempo le problematiche della sanità calabrese e cosentina in particolare. Purtroppo sono situazioni complicate e anche reiterate nel tempo». In particolare, i manifestanti sono arrivati sul tetto dell’AO ed hanno srotolato degli striscioni che riassumono le loro richieste. Per l’immediato sono sostanzialmente due: l’apertura di nuovi ospedali e l’assunzione di nuovo personale medico. Hanno altresì richiesto un intervento poderoso del Governo nazionale che congeli il debito, prodotto dalla mala politica e pagato dai cittadini, e liberi risorse per la sanità pubblica. «Non c’è più tempo – hanno urlato -. I nostri padri e le nostre madri continuano a morire, ora dopo ora».