In un futuro senza combustibili fossili si guarda all’agrofotovoltaico. Ora se ne parla anche in Calabria
Nel corso di un convegno a Scalea, dove EF Solare ha sviluppato i primi progetti di agro-fotovoltaico, si è discusso delle opportunità d’investimento e dei benefici generati da questi sistemi
EF Solare Italia, primo operatore di fotovoltaico in Italia e tra i principali in Europa controllato al 70% da F2i – Fondi Italiani per le Infrastrutture e partecipato al 30% da Crédit Agricole Assurances, ha presentato oggi, in occasione del convegno “Transition2Green: il contributo dell’agro-fotovoltaico”, un nuovo modello di agro-fotovoltaico a consumo di terreno nullo e in linea con le migliori esperienze internazionali.
L’urgente percorso di decarbonizzazione rende oggi necessario un cambio di passo per raggiungere gli obiettivi europei del Green Deal e quelli nazionali del PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima) che prevedono di raggiungere l’installazione di oltre 50 GW di solare entro il 2030.
Il fotovoltaico rappresenta attualmente la fonte rinnovabile più flessibile, concreta ed efficiente in Italia. Per raggiungere gli obiettivi è necessario accelerare il ritmo di crescita del fotovoltaico valorizzando gli impianti esistenti, sostenendo le nuove installazioni, semplificando le procedure autorizzative e sviluppando nuovi sistemi che possano creare sinergie con il territorio, come l’agrofotovoltaico.
Proprio sull’agro-fotovoltaico si è focalizzato il convegno annuale di EF Solare che, con i suoi oltre 10 anni di esperienza, è pioniere del settore in Italia, con impianti in Sardegna, Umbria e in particolare in Calabria, dove il Gruppo ha sette serre fotovoltaiche che producono circa 25 milioni di kilowattora all’anno, capaci di soddisfare il fabbisogno di energia elettrica di oltre 9 mila famiglie, con una riduzione di oltre 11 mila tonnellate di emissioni di CO2.
Nel corso del convegno, che ha avuto luogo a Scalea dove EF Solare ha sviluppato i primi progetti di agro-fotovoltaico, si è discusso delle opportunità d’investimento e dei benefici generati da questi sistemi, non solo per il settore energetico ma anche per l’agricoltura e le comunità locali. In particolare, l’evento ha visto la partecipazione di Federico Mandolini, Responsabile Unità Ammissione Incentivi Impianti FER del GSE, Alessandro Marangoni, CEO di Althesys, Alessandra Scognamiglio, Coordinatrice task force ENEA Agrivoltaico Sostenibile, Andrea Colantoni, Professore associato presso il Dipartimento di scienze agrarie e forestali dell’Università degli studi della Tuscia, Romano Ambrogi, Coordinatore del Consiglio scientifico del RSE, il sindaco di Scalea, Giacomo Perrotta, il sindaco di Orsomarso, Alberto Bottone, il Senatore Gianni Girotto, Presidente Commissione Industria del Senato, il Senatore Paolo Arrigoni, Membro della Commissione Territorio e Ambiente del Senato, l’Onorevole Luca Sut, Membro della Commissione Attività Produttive della Camera e l’Onorevole Raffaele Nevi, Membro della Commissione Agricoltura della Camera.
A partire dalle esigenze nazionali e dalla necessità di soluzioni sostenibili integrate, EF Solare ha deciso dunque di contribuire allo sviluppo del fotovoltaico e dell’agro-fotovoltaico proponendo un approccio basato su temi non divisivi e aumentando la collaborazione e le sinergie con i territori. Le esperienze di successo delle serre fotovoltaiche di Scalea hanno infatti portato EF Solare, insieme a Le Greenhouse partner agricolo ed a Convert Italia, società leader nella fornitura di sistemi ad inseguimento solari, a sviluppare un nuovo ed innovativo modello di agrofotovoltaico a consumo di terreno nullo.
Partendo dallo studio delle peculiarità del territorio e dalla definizione di un piano di miglioramento fondiario, EF Solare ha realizzato a Scalea un prototipo dimostrativo di strutture ad inseguimento solare che sono infisse al suolo senza l’utilizzo di fondazioni in cemento, aspetto che garantisce la completa reversibilità dell’installazione. L’impianto, idoneo per tutte le tipologie di pannelli solari, è elevato da terra a circa 3 metri di altezza e ha file adeguatamente distanziate per consentire l’attività agricola e fotovoltaica, garantendo il giusto apporto di luce diretta e luce diffusa. Le strutture sono integrate con gli impianti di nebulizzazione e fertirrigazione programmabili e gestibili da remoto in base alle informazioni sui parametri agronomici e sull’attività fenologica delle colture, fornite dai sistemi di monitoraggio presenti in campo.
Questa nuova configurazione sviluppata da EF Solare consente dunque una coltivazione pressoché totale delle aree coinvolte garantendo la presenza simultanea e continuativa di attività agricole e di gestione dell’impianto fotovoltaico. L’agro-fotovoltaico rappresenta oggi una soluzione concreta per realizzare gli obiettivi di transizione energetica garantendo comuni vantaggi all’agricoltura e alla produzione energetica. Grazie agli impianti agro-fotovoltaici è infatti possibile contrastare l’abbandono dei terreni stimolando investimenti a vantaggio della competitività dell’azienda agricola, contribuire ad un importante risparmio idrico rispetto le coltivazioni a pieno campo condotte in maniera tradizionale e proteggere le coltivazioni da eventi atmosferici estremi dovuti al cambiamento climatico, garantendo una resa dei raccolti di alta qualità. Insieme a questo l’agro-fotovoltaico contribuisce ad aumentare l’efficienza dei moduli, grazie al microclima più fresco che si genera al di sotto dei pannelli, creando inoltre nuove opportunità di lavoro nelle comunità e nei territori nei quali si inserisce, assicurando una continuità lavorativa maggiore rispetto al pieno campo.
«Il nostro obiettivo è produrre energia pulita valorizzando il suolo agricolo, per farlo è fondamentale creare un dialogo costruttivo con le comunità locali e le istituzioni lavorando insieme nel rispetto del territorio per poter salvaguardare l’ambiente e la biodiversità. In Calabria, grazie a questa sinergia, abbiamo creato nuovi posti di lavoro, produciamo energia pulita e contribuiamo al mantenimento di una tradizione millenaria legata alla coltivazione del cedro, innovandola e rendendola sostenibile. Siamo dunque orgogliosi di poter annunciare oggi, alla presenza di importanti rappresentanti di tutti i settori e realtà coinvolte nel progetto, un nuovo modello di agro-fotovoltaico che, se sviluppato in questo modo, fa bene due volte: all’ambiente e al territorio. Grazie al lavoro e alle intuizioni delle persone di EF Solare e di partner specializzati, abbiamo dunque la possibilità di costruire già oggi un presente più sostenibile utilizzando l’innovazione tecnologica al servizio della transizione energetica.» ha spiegato Andrea Ghiselli, CEO di EF Solare, a conclusione del convegno.