‘Ndrangheta e curva Sud del Milan, «legami tra Luca Lucci e i clan calabresi»
Secondo il gip di Milano emergerebbero relazioni pericolose tra l'ultrà rossonero e le cosche mafiose calabresi presenti nella Metropoli lombarda
Il Gip di Milano, Domenico Santoro, ha messo in evidenza nell’ordinanza notificata oggi dalla Squadra Mobile milanese un quadro inquietante di connessioni tra alcuni esponenti della Curva Sud del Milan e ambienti della criminalità organizzata calabrese. Secondo quanto riportato, emerge un progressivo avvicinamento tra delinquenza da stadio e ‘ndrangheta, una relazione che fa presagire sviluppi preoccupanti e conferma la pericolosità estrema del gruppo guidato da Luca Lucci.
Le accuse contro Luca Lucci
Luca Lucci, capo ultrà rossonero e già detenuto dallo scorso settembre, si trova ora a fronteggiare nuove accuse, questa volta per il tentato omicidio di Enzo Anghinelli, avvenuto nel 2019. Anche Anghinelli, figura nota nell’ambiente degli ultras milanisti, sarebbe stato coinvolto in dinamiche interne violente e intimidatorie.
L’ordinanza evidenzia come Lucci sia riuscito negli anni a costruire un clima di assoggettamento e intimidazione all’interno dello stadio di San Siro, definito dal giudice un vero e proprio “territorio” sotto il suo controllo. La sua influenza si sarebbe estesa anche al di fuori dell’ambito calcistico, permettendogli di entrare in contesti economicamente vantaggiosi grazie alla sua fama criminale.
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