“Recovery”, annullate le misure cautelari di altri tre indagati
La Corte di Cassazione rimette in libertà Cesare Quarta e rinvia al Riesame gli atti che riguardano Antonio Segreti e Francesco Mosciaro
Altri tre indagati dell’operazione antidroga “Recovery” si sono visti annullare la misura cautelare dalla Corte di Cassazione. Nel caso di Cesare Quarta, si tratta di un annullamento senza rinvio, il che, oltre a determinare il suo immediato ritorno in libertà, implica anche una valutazione negativa dei giudici sugli indizi di colpevolezza che lo riguardano. Per Francesco Mosciaro e Antonio Segreti, invece, la Suprema Corte ha trasmesso gli atti a Catanzaro per la celebrazione di nuovi e rispettivi Riesami.
Nell’ambito dell’inchiesta, Quarta e Mosciaro sono considerati dalla Dda alla stregua di esponenti del gruppo guidato da Carlo Bruno. Rispondono entrambi di associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico e di alcuni episodi di spaccio.
Segreti, invece, è inquadrato nell’alveo del gruppo mendicinese a guida Caputo-Presta ed è gravato da nove presunte cessioni di droga. Sia lui che gli altri indagati sono difesi dagli avvocati Antonio Quintieri e Natale Occhiuto.