Il Parco della Lavanda di Campotenese, uno spettacolo naturale nel cuore del Pollino
Il Parco della Lavanda di Campotenese, uno spettacolo naturale nel cuore del Pollino
Il Parco della Lavanda di Campotenese, uno spettacolo naturale nel cuore del Pollino
Il Parco della Lavanda di Campotenese, uno spettacolo naturale nel cuore del Pollino
Il Parco della Lavanda di Campotenese, uno spettacolo naturale nel cuore del Pollino
Il Parco della Lavanda di Campotenese, uno spettacolo naturale nel cuore del Pollino
Il Parco della Lavanda di Campotenese, uno spettacolo naturale nel cuore del Pollino
“Loricanda”: la Lavanda autoctona del Parco Nazionale del Pollino
“Loricanda” è una varietà di lavanda autoctona del Parco Nazionale del Pollino, frutto della passione e della tenacia dei coniugi Rocco, che nel 2007 hanno deciso di intraprendere un progetto ambizioso. Dopo un’accurata fase di ricerca botanica sul campo, si sono rivolti all’Istituto di Biometeorologia IBIMET del CNR di Bologna per avviare la selezione genetica e la duplicazione in vitro della pianta. Questo intervento scientifico, come riportato nel sito ufficiale del parco, ha permesso di salvaguardare una varietà che rischiava l’estinzione, rappresentando un esempio concreto di conservazione della biodiversità locale.
Storia e tradizione della Lavanda nel Pollino
Fino alla metà del secolo scorso, la lavanda cresceva spontaneamente in abbondanza tra i rilievi del Pollino, costituendo una fonte importante di reddito per le famiglie contadine. Contrade come Calice, Tenuta della Principessa e Campiglione erano note per l’intensità della fioritura. La raccolta avveniva manualmente con l’uso della falce e i fiori venivano trasportati a dorso d’asino fino alla fontana nei pressi di Barbalonga, dove si procedeva alla distillazione o alla vendita.
Negli anni ’50 e ’60, tuttavia, gli interventi di rimboschimento con essenze arboree estranee all’habitat originario hanno modificato radicalmente il paesaggio, determinando un progressivo declino della lavanda spontanea. Da qui è nato il desiderio dei coniugi Rocco di verificare se fosse possibile recuperare e coltivare questa pianta, oggi conosciuta con il nome evocativo di Loricanda.
Coltivazione e propagazione della Loricanda
Le piantine madri sono state selezionate con cura in aree montane del Parco del Pollino, tra i 1600 e i 1700 metri di altitudine, in zone caratterizzate da un ecosistema integro e incontaminato. Dopo la raccolta, le piante sono state affidate al laboratorio del CNR, dove il team scientifico guidato da Stefano Predieri e Francesca Rapparini ha curato ogni fase della propagazione in vitro. Il risultato è stato straordinario: dalle piante originarie sono nate nuove piantine, identiche dal punto di vista genetico e sanitario, capaci di mantenere intatte le qualità organolettiche e curative della specie madre.
Il significato del nome “Loricanda”
Il nome “Loricanda” è la sintesi di due simboli del Pollino: il Pino Loricato e la Lavanda. Il primo, emblema del Parco Nazionale, è una pianta millenaria che cresce in condizioni estreme, simbolo di resistenza e longevità. La seconda è la lavanda, pianta dalle molteplici proprietà benefiche. L’unione delle due parole simboleggia la forza, la resilienza e il profondo legame con il territorio di questa varietà unica.
Utilizzi della Lavanda Loricanda
Le analisi gascromatografiche e microbiologiche effettuate sul prodotto hanno confermato l’elevata qualità dell’olio essenziale ricavato dalla Loricanda. Questa lavanda si rivela ideale per l’impiego nella farmacopea, nella cosmesi e nell’aromaterapia. Il suo habitat naturale, ricco di biodiversità, è condiviso con specie faunistiche protette come la lepre italica, lo scoiattolo meridionale e il capriolo, contribuendo così ad accrescere ulteriormente il valore ecologico e naturalistico del territorio in cui cresce.
Il Parco della Lavanda: un progetto di riqualificazione
Il Parco della Lavanda è molto più di un campo coltivato: rappresenta un autentico progetto di riqualificazione ambientale. Nato con l’intento di valorizzare aree rurali e montane spesso marginalizzate, dove l’agricoltura convenzionale risulta scarsamente redditizia, il parco mira a promuovere uno sviluppo sostenibile che coniughi natura, cultura e turismo responsabile. Il Giardino delle Lavande, fulcro del progetto, arricchisce l’esperienza dei visitatori esaltando gli aspetti ricreativi, culturali e didattici.
L’esperienza del Giardino delle Lavande
Il giardino tematico ospita numerose varietà di lavanda e piante aromatiche autoctone, sapientemente disposte in bordure che stimolano i sensi con profumi e colori. Ogni visita si trasforma in un percorso multisensoriale che permette di scoprire la bellezza delle essenze mediterranee in un contesto paesaggistico straordinario. Un luogo ideale per escursioni, attività didattiche, laboratori botanici e momenti di relax all’aria aperta, nel cuore incontaminato del Pollino.
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