È stato assolto con la formula “perché il fatto non sussiste” M. C., cetrarese, imputato per guida in stato di alterazione da alcol e stupefacenti.

Il giudizio si è concluso nei giorni scorsi presso il Tribunale di Paola, davanti al giudice monocratico Maria Grazia Bellomusto, al termine di un’istruttoria avviata a seguito di un incidente stradale avvenuto in orario notturno lungo la Strada Statale 18, all’altezza del km 299, nel territorio di Cetraro.

Secondo la ricostruzione accusatoria, M.C. avrebbe guidato il proprio motociclo Yamaha 125 in condizioni psicofisiche alterate, provocando un sinistro autonomo nel quale riportò gravi lesioni, tra cui una frattura alla mandibola e al volto, necessitando di un intervento chirurgico.

Trasportato d’urgenza al Pronto Soccorso dell’ospedale di Paola, venne sottoposto – su richiesta dei Carabinieri della Stazione di Cetraro Marina – a prelievi ematici che evidenziarono un tasso alcolemico pari a 2,22 g/l e la presenza di cocaina in quantità superiore a 1000 ng/mL. Successivamente, lo stesso M.C. avrebbe ammesso, in fase di notifica del sequestro del mezzo, di trovarsi alla guida al momento dell’incidente.

La difesa e la svolta processuale

Nonostante la richiesta di condanna del Pubblico Ministero – 7 mesi di arresto e 2.000 euro di ammenda – la difesa, affidata all’avvocato Emilio Enzo Quintieri del Foro di Paola, ha avanzato una precisa eccezione preliminare: i prelievi effettuati in ospedale non erano stati preceduti dall’avviso all’imputato della facoltà di farsi assistere da un difensore di fiducia, come previsto dalla normativa per gli atti tecnici irripetibili.

Nel merito, la difesa ha inoltre sostenuto l’assenza di testimoni oculari che confermassero con certezza la presenza di M. C. alla guida del veicolo al momento del fatto.

La sentenza

Al termine della camera di consiglio, il Giudice ha accolto l’eccezione difensiva, assolvendo M.C. con la formula “perché il fatto non sussiste”. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro novanta giorni.