Nuovo colpo contro le potenti cosche di Gioia Tauro dei Piromalli e Molè. È in corso una vasta operazione condotta dal Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri di Gioia Tauro, coordinata dalla Procura antimafia di Reggio Calabria: 49 persone arrestate (34 in carcere e 15 agli arresti domiciliari).

Sono accusati a vario titolo di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, porto e detenzione di armi comuni e da guerra, estorsioni, danneggiamento seguito da incendio, turbata libertà degli incanti, importazione internazionale di sostanze stupefacenti. Tra gli indagati risulta un militare della Guardia di Finanza.

Gli indagati

Andrea Alampi (classe 1989)
Antonio Albanese
Gaetano Amato
Alfonsino Barilla
Vincenzo Barillà
Cosimo Berlingieri
Francesco Bevilacqua
Gioacchino Cananzi
Salvatore Carbone
Fiore Chiera
Giuseppe Chiera
Rosario Mazzaferro
Aurelio Messineo
Vincenzo Simone Minniti
Vittorio Minniti
Antonio Mole
Federico Palumbo
Salvatore Palumbo
Arcangelo Piromalli
Grazia Piromalli
Cosimo Romagnosi
Domenico Romagnosi
Armando Siviglia
Giuseppe Squillace
Salvatore Tosto
Gaetano Verga
Gregorio Coccia
Federico Copelli
Massimiliano Copelli
Francesco Cordì
Giuseppe Coronese
Giuseppe Ferraro
Ippolito Filandro
Antonio Franza
Emesto Madaffari
Giovanni Madafferi
Carmine Mardecheo
Maria Marino
Salvatore Marzano

Le indagini

Le indagini, svolte tra il 2020-2021, hanno consentito di individuare gli assetti funzionali della cosca Piromalli, di cui è giudiziariamente accertata la primazia nel narcotraffico e l’incidenza territoriale nel controllo della Piana.  L’operazione, indicata in maniera convenzionale con il nome di «Hybris» (a sottolineare la tracotanza che caratterizza l’imposizione della vis mafiosa) – partendo dall’osservazione del territorio, si è posta l’obiettivo di incidere sulla struttura organizzativa della cosca dominante nella Piana.

Oltre alle misure personali il provvedimento dell’Autorità Giudiziaria ha riguardato anche il sequestro preventivo di una ditta (con il relativo compendio aziendale), attiva nel settore della trasformazione dei prodotti agricoli, e di due proprietà immobiliari utilizzate per agevolare le attività criminali della cosca e che rappresentano il profitto delle medesime attività delinquenziali, per un valore complessivo stimato in circa 1 milione di Euro.