Serate danzanti organizzate senza autorizzazioni e in locali non adeguati, a partire dalla scorsa estate i controlli eseguiti dall’Arma hanno messo in risalto irregolarità punite con denunce e pesanti sanzioni amministrative
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Tempi duri per i bar di Rende che aspirano a essere discoteche senza averne i requisiti. Da qualche mese a questa parte, infatti, i carabinieri hanno scelto di affrontare di petto un fenomeno che, specie in territorio d’oltre Campagnano, stava assumendo dimensioni sempre più estese.
Diversi locali locali, infatti, avevano preso a organizzare vere e proprie serate danzanti seppur sprovvisti di autorizzazioni e, soprattutto, di spazi adeguati ad accogliere il pubblico di condizioni di sicurezza.
Alcuni non si accontentavano solo di alzare il volume della musica, tant’è che, a quanto pare, i più spregiudicati avevano persino istituito una sorta di biglietto d’ingresso per poter mettere piede all’interno del locale. Insomma, una discoteca in piena regola, anche se discoteca poi non era.
A intervenire per stroncare queste iniziative sono stati i carabinieri della locale Compagnia guidata dal capitano Andrea Aiello. Le numerose segnalazioni finite sulla sua scrivania lo hanno indotto, già quest’estate, ad avviare una serie di controlli che hanno finito per confermare i sospetti.
A eseguirli è stato un reparto scelto dell’Arma, e il risultato è una pioggia di sanzioni amministrative che si è abbattuta sui responsabili, con l’aggiunta di denunce che lasciano presagire, per loro, anche conseguenze di natura penale.
Un intervento deciso che ha suggerito ai più di rinunciare all’organizzazione di eventi di questo tipo, che sopravvivono ancora in forma residuale. L’ultimo blitz, infatti, si è registrato nello scorso fine settimana è ha riguardato un locale in zona Università della Calabria. In questo caso, i carabinieri sono riusciti a intervenire in modo preventivo, imponendo l’annullamento della serata “clandestina” già programmata.