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Con una sentenza di primo grado, il Tribunale di Castrovillari ha condannato tre imputati per reati edilizi e paesaggistici legati ai lavori di realizzazione dell’“Area attrezzata-disciplina traffico e autostazione” nel piazzale W. Brandt di Trebisacce. I lavori, aggiudicati in project financing, erano stati eseguiti senza il necessario titolo edilizio e senza l’autorizzazione paesaggistica, trattandosi di un’area costiera soggetta a vincolo.
Il caso Trebisacce, i reati edilizi
Condannati B.A., all’epoca dei fatti responsabile dell’Area Tecnica del Comune e RUP della procedura di gara, a un anno e sei mesi di reclusione; R.P.A., direttore dei lavori, e C.M.R., amministratore unico della società concessionaria, a un anno e otto mesi ciascuno. Il Tribunale ha inoltre ordinato la rimessione in pristino dello stato dei luoghi, a carico dei condannati.
B.A. è accusato di non aver richiesto l’autorizzazione paesaggistica prevista dall’art. 146 del Codice dei Beni Culturali, nonostante l’intervento ricadesse entro 300 metri dalla battigia. Inoltre, avrebbe espresso parere favorevole di regolarità tecnica alla delibera comunale n. 124 del 18 maggio 2017 in assenza dei necessari titoli.
Al direttore dei lavori e all’amministratore della società erano invece contestate l’esecuzione dei lavori in violazione delle norme urbanistiche e paesaggistiche.
Il Tribunale ha assolto, per insufficienza di prove, M.F., C.F. e R.G. e ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura per ulteriori valutazioni sulla posizione di P.G.