Ancora disagi per i pendolari e i viaggiatori occasionali a bordo del treno regionale Paola-Cosenza delle ore 19. Il convoglio di Trenitalia, ieri sera, si è trasformato in un vero e proprio incubo: carrozze affollate all’inverosimile, persone in piedi lungo i corridoi e nei vestiboli, aria irrespirabile. Un’esperienza definita da molti come «da terzo mondo».

Tanti i commenti di protesta sui social da parte di studenti, lavoratori e turisti che, complice la bella giornata, avevano deciso di sfruttare il treno per raggiungere o tornare dalla costa tirrenica. Un’opzione ecologica e pratica, che però si è rivelata un calvario. «Siamo stati stipati come sardine per oltre mezz’ora, senza aria né possibilità di muoversi. È inaccettabile» ha racconta una pendolare.

A destare indignazione è anche la mancanza di carrozze aggiuntive in un orario notoriamente di punta nei mesi estivi. Nonostante l’aumento prevedibile dei passeggeri in direzione mare, non sono stati predisposti rinforzi né comunicazioni preventive da parte dell’azienda. L’episodio rilancia il tema dell’insufficienza del trasporto ferroviario regionale in Calabria, soprattutto sulla direttrice tirrenica, dove la domanda nei fine settimana estivi cresce esponenzialmente.