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Una nuova e presunta svolta emerge dalle indagini della procura di Pavia sul delitto di Garlasco. Sul tampone orale di Chiara Poggi, mai analizzato in 18 anni, i periti incaricati dal Tribunale di Pavia avrebbero trovato materiale genetico appartenente a un uomo non ancora identificato.
Un profilo di Dna che ora verrà trattato dalla genetista Denise Albani che, da un primo confronto, non dovrebbe appartenere ad Alberto Stasi, né al nuovo indagato Andrea Sempio.
Un dato che introduce nelle indagini un «uomo ignoto» che avrebbe avuto un contatto diretto con la vittima nelle fasi esecutive del delitto. Si tratta di campioni rilevati all’epoca sulle garze utilizzate dal medico legale per prelevare il tampone orale della vittima. Nel 2007, il tampone non venne mai analizzato.