Quando nel pomeriggio di domenica 23 marzo i titolari di un ristorante in via Palazzo, a Mestre, sono passati a controllare la loro attività, non si aspettavano certo di trovare un ospite inatteso. Il locale era chiuso, le luci spente, ma qualcosa non andava: la porta era stata scardinata. Una volta entrati, la sorpresa è stata grande. All’interno, infatti, c’era un uomo che dormiva profondamente.

Immediatamente, i proprietari hanno allertato i carabinieri, che sono arrivati sul posto in pochi minuti. L’uomo, un cittadino egiziano di 40 anni, non ha opposto alcuna resistenza alla vista delle forze dell’ordine. Con tono pacato ha spiegato di essersi introdotto nel ristorante spinto dalla fame e dalla necessità di trovare un riparo.

Dopo averlo identificato, i carabinieri lo hanno allontanato dal locale, mentre i proprietari hanno verificato eventuali danni subiti dalla struttura. L’episodio ha colpito i commercianti della zona, riaccendendo il dibattito sulla sicurezza e sulla condizione di chi vive in difficoltà. Un gesto dettato dalla disperazione, che invita a riflettere sulle fragilità presenti anche nei contesti urbani più quotidiani.