Jocelyn Wildenstein, celebre come la “donna gatto” per gli interventi estremi di chirurgia plastica che l’hanno resa simile a un felino, è morta all’età di 84 anni. Conosciuta sui social, dove aveva 1,1 milioni di follower, si è spenta serenamente nel sonno nel tardo pomeriggio del 31 dicembre, nella suite di un hotel parigino che usava come residenza temporanea insieme al compagno Lloyd Klein.

«È con il cuore pesante e con grande tristezza che il signor Lloyd Klein annuncia la morte inaspettata della sua amata fidanzata e compagna di lunga data, Jocelyne Wildenstein», si legge in una nota inviata all’agenzia di stampa francese AFP.

Chi era Jocelyn Wildenstein

Nata nel 1940 in Svizzera, Wildenstein si è sposata nel 1978 con Alec Wildenstein, un mercante d’arte, dal quale ha avuto due figli, Diane e Alec Jr. Dopo il divorzio, avvenuto in circostanze burrascose, ha ricevuto un assegno di 2,5 miliardi di dollari, più 100 milioni di dollari l’anno per i 13 anni successivi. Tuttavia, nel 2018, Jocelyn ha dichiarato bancarotta, affermando di non avere più denaro sul proprio conto corrente.

Nonostante la notorietà legata agli interventi chirurgici estremi, Jocelyn ha sempre negato di essere ricorsa al bisturi.

Gli interventi di chirurgia plastica

Il primo intervento estetico risale alla fine degli anni ’70, quando si sottopose a un lifting agli occhi. Secondo il Daily Mail, avrebbe speso circa 2,4 milioni di euro per le operazioni, anche se lei ha sempre negato.

Durante il divorzio, ha accusato l’ex marito Alec Wildenstein di averla spinta verso la chirurgia plastica, sostenendo che “odiava stare con gli anziani”.

Dal canto suo, Alec ha offerto una versione differente: «Lei era pazza. Scoprivo le operazioni chirurgiche sempre per ultimo. Pensava di poter sistemare il suo viso come un mobile. La pelle non funziona così. Ma non voleva ascoltarmi», ha dichiarato a Vanity Fair.