Dalla Statale 106 agli investimenti del Fondo Sviluppo e Coesione: il Sud non è isolato, è un cantiere aperto. Parla il consigliere regionale
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Il consigliere regionale Orlandino Greco
C’è un momento, nella vita politica, in cui il silenzio sarebbe la scelta più elegante. Secondo Orlandino Greco, per Pasquale Tridico quel momento è arrivato da tempo. Eppure l’ex protagonista della scena politica calabrese torna oggi ad attaccare la legge di bilancio, la Regione Calabria e a descrivere il Sud come “isolato”, nonostante abbia scelto di allontanarsene dopo una netta sconfitta elettorale.
Il Sud tra narrazione e realtà
Secondo Greco, sorprende che Tridico pretenda di impartire lezioni su responsabilità istituzionale e tutela dei più deboli, dipingendo una realtà che non corrisponde ai fatti. «Il Sud non è isolato – sostiene il consigliere regionale – il Sud oggi è un cantiere aperto». A dimostrarlo, per Greco, sono soprattutto le grandi opere infrastrutturali. Su tutte, la Statale 106 Jonica, destinata a cambiare il volto della mobilità calabrese. Entro un anno, sottolinea, sarà completata la progettazione esecutiva dell’intero tracciato tra Catanzaro e Reggio Calabria, con cantieri già attivi e procedure avviate.
Infrastrutture, sicurezza e lavoro
Gli investimenti superano il miliardo di euro, garantiti anche attraverso strumenti come il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. Un intervento che, secondo Greco, migliora la sicurezza stradale, crea occupazione e restituisce competitività a territori rimasti per decenni ai margini.
Altro che Sud dimenticato, dunque. «Questo è ciò che fa uno Stato che investe davvero – afferma – non uno Stato che isola».
Lo scontro politico e il ruolo della Regione
Nel mirino del consigliere regionale finisce anche quella che definisce una polemica personale. Per Greco, dietro gli attacchi di Tridico ci sarebbe un malessere politico legato all’azione del presidente Roberto Occhiuto, accusato dai suoi detrattori ma, nei fatti, protagonista di scelte di governo, programmazione e investimenti concreti. «Un presidente che governa, decide e realizza – scrive Greco – tutto ciò che Tridico non ha mai fatto». La conclusione è netta: la Calabria non ha bisogno di “prediche da lontano”, ma di amministratori che restano sul territorio e producono risultati misurabili. «I risultati – ribadisce Orlandino Greco – oggi sono sotto gli occhi di tutti».

