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di S.M.
«Un incontro-chiave con gli elettori cosentini e non solo, che enfatizzerà i punti salienti della campagna elettorale del Movimento 5 Stelle in vista delle imminenti elezioni per il Parlamento Europeo». Così Laura Ferrara, eurodeputata napoletana del Movimento 5 Stelle, ha descritto l’adunata di ieri, nel forum cosentino organizzato a Piazza Kennedy. Un programma cospicuo e ambizioso da affrontare, come spesso accade nei giovedì pomeriggio della politica della città bruzia.
In piena linea con la netta opposizione degli stati generali del Movimento al disegno di legge Calderoli riguardante l’autonomia differenziata, approvato dal Senato il 24 gennaio dell’anno corrente, Laura Ferrara ribadisce il suo no alla proposta della maggioranza, ormai divenuta il vero e proprio cavallo di battaglia dell’esecutivo meloniano: «L’opinione pubblica dev’essere informata della pericolosità del DdL in questione, la cui effettiva attuazione comporterebbe un inasprimento della già accentuata disparità tra le regioni, con un esito particolarmente distruttivo per il Meridione d’Italia. L’idea sottostante la proposta di legge – prosegue Laura Ferrara – lungi dal mostrare un reale interesse per le opportunità di riscossa del Mezzogiorno, va in senso diametralmente opposto all’obiettivo e all’intento perseguiti a livello paneuropeo dai partiti progressisti, remando di fatto contro i sempre rinnovati sforzi verso l’unificazione e verso l’inclusività che caratterizzano il nostro lavoro. Dovremmo anzi ricordarci sempre di come la Comunità Europea sia un territorio unico, e di come le nazioni in essa comprese, a loro volta, debbano prima conseguire un’unità interna, per poter ambire a un maggior livello di inclusione in quel di Bruxelles».
«Il Premierato è poi un’altra trovata del governo che potrebbe rivelarsi letale: sconvolgerebbe la naturale dialettica dei poteri interni alla compagine costituzionale italiana, violando di fatto il nostro stato di diritto», aggiunge l’europarlamentare a riguardo dell’altra questione scottante del dibattito politico corrente. Come viene spesso ripetuto dai suoi sostenitori, il Movimento 5 Stelle non ha dubbi circa il peggioramento delle condizioni generali del Mezzogiorno a seguito di un ipotetico varo della legge sulle autonomie. È proprio per contrastare questa deriva che Davide Tavernise, capogruppo del Consiglio Regionale della Calabria con il Movimento 5 Stelle, ha proposto di condensare le aspettative e le proposte dei sostenitori di Giuseppe Conte nella ricerca di “un Sud che conti in Europa”.
«È del tutto inappropriato – argomenta Tavernise – che la maggioranza candidi al Sud personalità come Tajani e Vannacci – quest’ultimo candidato in tutte le circoscrizioni – che non hanno alcuna relazione con il territorio da cui pretendono il voto. È poi sconcertante come, nelle proposte governative delle personalità succitate, manchi del tutto il buonsenso politico di chi sa di dover mettere in primo piano la necessità impellente del Sud, vale a dire la sanità, anteponendole, invece, la presunta urgenza di maxiprogetti ingombranti e potenzialmente dannosi come il ponte sullo Stretto, per la cui realizzazione i primi cento milioni di euro sono già stati detratti dal bilancio regionale».
«Pur essendo uno stanziamento a carico del Fondi per lo Sviluppo e la Coesione – continua Tavernise -andrà comunque a impattare pesantemente i bilanci regionali di Calabria e Sicilia». Non mancano le stoccate al governatore Occhiuto, reo, secondo gli esponenti del Movimento, di avere acquistato ambulanze nuove rivelatesi subito inutilizzabili in mancanza del personale medico e sanitario cui avrebbe spettato l’utilizzo immediato delle stesse. Il comizio procede toccando il tema scottante dello scollegamento aeroportuale della Calabria, ribadendo, inoltre, l’importanza data dall’eurodeputata Ferrara alla battaglia per alleviare il caro voli particolarmente pesante, per le regioni meridionali, nel periodo festivo.
I partecipanti al raduno non hanno mancato di enfatizzare come la lotta per la pace e per la mitigazione dei conflitti in Ucraina e in Medio Oriente siano punti cardinali particolarmente a cuore al Movimento: l’europarlamentare si dichiara a favore del cessate il fuoco per entrambi i teatri di guerra, ribadendo con risolutezza l’appello, lanciato dal Movimento già alle prime battute del conflitto Hamas-Israele, alla tregua umanitaria immediata. A tutto questo si sono aggiunte esortazioni universali, da parte degli esponenti del Movimento congiunti, alla necessità di accostare le nuove politiche umanitarie a quelle eco-sanitarie. Una voce di spicco, in questo specifico appello, è sicuramente quella di Giuseppe Belcastro, attuale presidente della Federazione Internazionale “Mediterraneo e Ambiente”, che ha evidenziato la particolare sensibilità del Movimento all’obiettivo One Health; alla necessità, cioè, della perequazione umanitaria e sanitaria delle nazioni in vista di una battaglia più coesa e internazionale contro i pesticidi, e di una riflessione più profonda sui temi caldi dei cibi sintetici e del deperimento generale degli ecosistemi».