Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
C’è tutta l’intenzione di riqualificare la zona del Vallone di Rovito dove sorge l’Ara dei Fratelli Bandiera (in una foto d’archivio). Se ne è discusso nell’ultima riunione di Giunta a Palazzo dei Bruzi da cui è scaturita una delibera che mira ad intercettare un finanziamento di 427.000 euro (iva inclusa). I fondi in questione rientrano nell’ambito del PNRR e la misura prevista interessa la rigenerazione di piccoli siti considerati patrimonio culturale, religioso e rurale. Gli investimenti, invece, rappresentano l’attuazione di progetti tesi a valorizzare l’identità dei luoghi, come parchi e giardini storici. Quello che ospita il monumento dedicato ai due patrioti italiani secondo il Comune di Cosenza rientra in questa categoria.
Gli interventi a progetto
La delibera presentata dal vice sindaco Maria Pia Funaro, che ha la delega all’Ambiente, contiene interventi relativi alla componente vegetale e al disegno del giardino, alla componente architettonica/scultorea, alla componente impiantistica, ai sistemi di sicurezza e accessibilità e agli strumenti di valorizzazione e comunicazione. La Giunta ha dato mandato, per l’adozione di tutti gli atti e la realizzazione di tutte le attività finalizzate alla citata candidatura, al Settore 7 di Palazzo dei Bruzi che dovrà completare il caricamento sulla piattaforma indicata.
Vallone di Rovito tra incuria e narrazione popolare
Come già evidenziato per il finanziamento di 3 milioni di euro richiesto per i cassonetti “intelligenti” (step ulteriore della raccolta differenziata dei rifiuti), anche la partecipazione alla procedura per riqualificare il giardino storico del Vallone di Rovito non implica oneri finanziari per il Comune di Cosenza. Sarà, qualora venga concesso, l’occasione per ridare dignità ad un luogo abbandonato e dimenticato dalla cittadinanza. In passato fu oggetto di interventi in occasione dei 150 anni dell’Unità di Italia. All’epoca l’amministrazione guidata da Mario Occhiuto effettuò una bonifica della zona una decina di anni fa. Con il passare del tempo, tra una frana e l’incuria, l’area è tornata ad essere aggredita dalla vegetazione e dai “fantasmi” delle narrazioni popolari. Le storie che si tramandano, oltre alle scorribande dei briganti, raccontano di strane creature e di avvenimenti inspiegabili.