La Centrale di sterilizzazione dell’Azienda ospedaliera di Cosenza non è in regola. Anzi, «presenta gravi e diffuse criticità». Ad affermarlo è il consigliere comunale Giuseppe Ciacco che invoca l’intervento del Nas presso la sede di uno dei punti cardine nella prevenzione delle infezioni. Nella Centrale, infatti, si provvede alla sterilizzazione di tutta la strumentazione chirurgica e, come rammenta Ciacco, le criticità risalgono addirittura a più di sei mesi fa.

Non a caso, risale allo scorso febbraio il sopralluogo eseguito dai tecnici dell’azienda ospedaliera e in quel verbale si rileva come «tutte le apparecchiature di processo sono obsolete e con caratteristiche energetiche  e logistiche non in linea con le attuali normative». Che «i pannelli della controsoffittatura, per garantire la salubrità dei locali, devono essere privi di inquinanti e non spolveranti». E, subito dopo, si attesta  «l’assenza di certificazione del materiale, costituente i pannelli della controsoffittatura», la quale, in diverse aree, è anche danneggiata. Si dice ancora che «le porte tagliafuoco sono presenti soltanto  sul  perimetro esterno della Centrale; tale soluzione, in caso di incendio nella centrale, non garantisce  la sicurezza all’interno della stessa».

Quindi si precisa che «nelle more della realizzazione del progetto antincendio, verrà messo in essere un efficiente Piano di emergenza ed evacuazione interno alla Centrale».  Nel documento citato da Ciacco si riportano, poi, le osservazioni del consulente dell’Azienda ospedaliera, secondo il quale «le zone filtro delle aree di lavoro della centrale non sono a norma secondo le linee guida dell’Oms» e infine anche «la pavimentazione in pvc risulta usurata e deteriorata; il rivestimento delle pareti presenta analoghe problematiche del pavimento; l’impianto elettrico sarà messo a norma».

Insomma, un quadro poco rassicurante, reso ancora più problematico dal fatto che a distanza di un semestre poco o nulla è cambiato in meglio, circostanza che suggerisce a Ciacco la peggiore delle conclusioni: «La centrale di sterilizzazione dell’Azienda ospedaliera di Cosenza è una micidiale polveriera, che può esplodere da un momento all’altro».

Tra l’altro, evidenzia il consigliere comunale. il verbale certifica che, attualmente, in caso di incendio nella centrale, non è garantita la sicurezza all’interno della stessa. «Il che significa che, all’interno della centrale, se divampa un incendio, c’è il rischio, serio e concreto, di morire carbonizzati».

Ma non solo.  Il verbale certifica che, attualmente, la separazione tra le aree, sporche, pulite e sterili, «non è buona, perché le zone filtro non sono a norma.  E, allora, stando così le cose, la centrale di sterilizzazione dell’Azienda ospedaliera di Cosenza è un micidiale focolaio di infezioni. Insomma, è una centrale che versa in una condizione di degradante sfacelo e che pone in grave pericolo l’incolumità pubblica. Tutti ne sono a conoscenza e tutti, ostinatamente accaniti, a declinare una scandalosa, scellerata e intollerabile inerzia».