“E’ un momento bello e felice quello che stiamo vivendo stamani, perché è fatto di collaborazione istituzionale e, soprattutto, di solidarietà verso il nostro Ospedale a favore dei piccoli pazienti della nostra comunità”. E’ quanto ha affermato il sindaco Franz Caruso consegnando, insieme a S.E. Monsignor Giovanni Checchinato, alla dott.ssa Valentina Rossi ed alla caposala Monia Pizzuti in rappresentanza del reparto di pediatria dell’Annunziata, 7 pulsossimetri a muro, soddisfacendo una esigenza avanzata dal primario Domenico Spirlì, assente alla iniziativa per problemi di salute.

Alla sobria cerimonia di consegna delle importanti attrezzature mediche hanno partecipato alcuni parroci della città, tra cui don Piermaria del Vecchio, vicario della Forania, e don Dario De Paola tra i promotori dell’iniziativa, il direttore della Caritas Diocesana, Pino Fabiano, il consigliere delegato ai rapporti con le comunità religiose, Francesco Turco, i Cavalieri e Dame del sacro militare ordine Costantiniano di San Giorgio rappresentato da Francesco Piro ed il dott. Giuseppe Notarianni per il reparto di fisioterapia dell’Annunziata.

“In occasione dell’anno Giubilare – ha proseguito Franz Caruso - è nata l’idea, che ho subito accolto, di lasciare un segno tangibile alla nostra comunità, attraverso una forte sinergia tra la nostra istituzione laica e quella religiosa, in continuità con un rapporto tra Comune e Diocesi, stretto sin dal mio insediamento e che con l’avvento di Monsignor Checchinato si è molto rafforzato. La consegna dei pulsossimetri è, dunque, un atto concreto nato da questo rapporto sinergico tra le due più importanti istituzioni di Cosenza, il Comune e la Diocesi, che mi auguro possa proseguire in futuro con la raccolta di ulteriori fondi per migliorare la strumentazione medica del nostro presidio ospedaliero”.

Franz Caruso pur precisando di non essere il responsabile della sanità ha tenuto a ribadire la responsabilità della salute pubblica che è in capo al suo incarico di Sindaco e che lo porta a dover registrare il bisogno della comunità di essere dotata di strutture moderne ed accoglienti “ affinché – ha sostenuto – questi luoghi di sofferenza siano dignitosi e confortevoli per lenire per quanto possibile afflizioni e tribolazioni dei pazienti, ma anche per offrire condizioni di lavoro e di assistenza adeguate a tutto l’apparato medico, infermieristico, paramedico e di volontariato che in esso opera con straordinarie capacità ed abnegazione”.

“L’Annunziata è una struttura vecchia e fatiscente – ha proseguito Franz Caruso - ed abbiamo diritto ad avere un Ospedale degno di questo nome anche perché è punto di riferimento per tutta la nostra vastissima provincia. La comunità cosentina deve, quindi, essere sensibilizzata a porre in essere azioni appropriate per mantenere a Cosenza un presidio ospedaliero capace di soddisfare le esigenze dei suoi utenti. Sono favorevole alla realizzazione di un policlinico universitario, che è più votato allo studio ed alla ricerca, ma non possiamo rinunciare a Cosenza ad avere un luogo di cura degno di questo nome, che dovrà essere a servizio non più della piccola area urbana disegnata nel passato, ma di un’area vasta metropolitana che comprende le Serre, il Savuto, la Presila e la media valle del Crati. La città capoluogo deve svolgere un ruolo di motore di sviluppo anche nella sanità e per poterlo fare deve essere dotata di un ospedale al passo con i tempi, moderno ed all’avanguardia, capace anche di ospitare la nuova tecnologia sanitaria, che oggi manca. I nostri medici, i nostri infermieri, gli OSS sono di elevata professionalità, ma mi rendo conto che da solo l’uomo non può fare più di tanto, soprattutto se non ci sono i numeri sufficienti e noi, nel nostro ospedale, abbiamo una grave carenza di personale. Mi auguro, pertanto, che questi messaggi di solidarietà istituzionale possano raggiungere chi governa la sanità nel nostro territorio con un messaggio chiaro: Cosenza vuole il suo ospedale nuovo perché vuole rappresentare un punto di riferimento di un nuovo modo di intendere e praticare la sanità pubblica”.

“In questo tempo Giubilare abbiamo pensato di lasciare un segno – ha affermato Monsignor Giovanni Checchinato - ed il segno che abbiamo voluto dare oggi è particolarmente importante perché è a servizio dei più piccoli. Gesù ci ha detto che il mondo deve imparare a camminare con il passo dei piccoli e sono loro che sono curati in questo reparto per cui è il segno lasciato stamani è davvero bello”.

Il consigliere Francesco Turco ha, infine, ringraziato tutti i parroci della Forania Urbana I che ha assunto la decisione di realizzare come segno Giubilare la fornitura di attrezzature mediche presso il Reparto di Pediatria dell'Ospedale Civile dell'Annunziata di Cosenza e tutti i fedeli che hanno contribuito alla raccolta fondi, insieme al Comune di Cosenza, alla Caritas Diocesana, ai Cavalieri e Dame del sacro militare ordine Costantiniano di San Giorgio ed al reparto di fisioterapia dell’Annunziata.