«Nella sanità non può valere il detto aver compagni al duol scema la pena». Con queste parole il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, accetta il confronto pubblico proposto dal direttore generale dell’Azienda ospedaliera Annunziata, Vitaliano De Salazar, ma rilancia un duro attacco contro la gestione del sistema sanitario regionale.

«Non speculo né strumentalizzo – afferma Caruso –. Al contrario, denuncio una realtà che chiunque può vedere: una sanità calabrese e cosentina priva di strutture moderne, di strumentazione adeguata e con organici ridotti all’osso. È ingiustificabile e non può essere difesa confrontandola con situazioni di disagio in altri pronto soccorso d’Italia».

Il primo cittadino torna sul caso delle 13 ambulanze bloccate al pronto soccorso di Cosenza, denunciando la cronica carenza di attrezzature e personale: «Il fermo delle ambulanze di venerdì non è un caso isolato, ma un fenomeno che si ripete troppo spesso. È una situazione vergognosa, determinata anche dalla mancanza di barelle sufficienti per accogliere i pazienti. Ma quanto costa una barella? Più dei lauti compensi elargiti per consulenze varie?». Caruso sottolinea come all’Annunziata manchino anche «sedie a rotelle funzionanti» e strumenti di base per la mobilità dei pazienti: «Molte carrozzine sono scassate e per spingerle gli OSS devono chiedere l’aiuto di qualche divinità. È inaccettabile».

Il sindaco difende il personale sanitario dell’ospedale, sottolineando la loro professionalità e dedizione: «Non consento a nessuno di dire che non riconosco l’impegno e la competenza dei nostri medici, infermieri e OSS. Ho sempre sostenuto che devono essere messi in condizione di lavorare in sicurezza, in ambienti spaziosi e con attrezzature funzionanti».

Riguardo all’invito di De Salazar, Caruso conferma la sua disponibilità al dibattito pubblico, chiedendo che venga fissato quanto prima: «Accolgo con favore il confronto e mi presenterò in anticipo. Sarà l’occasione per chiarire la differenza tra un ospedale hub e un Policlinico universitario, due strutture che devono coesistere, non essere contrapposte». Il sindaco ribadisce la sua posizione sulla necessità di un nuovo ospedale hub per Cosenza e provincia: «L’Annunziata è vetusta e depotenziata. Servono locali ampi, sicuri e tecnologicamente adeguati per garantire i Livelli Essenziali di Assistenza, gestire urgenze, interventi complessi e trapianti. I cittadini meritano una sanità civile, non di emergenza permanente».

Infine, Caruso respinge ogni accusa di campanilismo nella contrapposizione tra il nuovo ospedale e il futuro Policlinico universitario di Arcavacata: «Ho sempre accolto con favore la nascita del Policlinico, che avrà funzioni di ricerca e formazione. Ma Cosenza e la sua vasta provincia hanno diritto a un ospedale hub moderno e pienamente operativo. Chi usa la guerra di campanile come arma politica – conclude – tenta solo di nascondere la polvere sotto il tappeto per difendere una gestione miope a danno della salute pubblica».