Un suono lungo, disteso. Perché «il silenzio, a volte, può uccidere. Ma la speranza fa rumore». L’iniziativa “Disertiamo il silenzio”, proposta dalle associazioni nazionali Pax Christi e L’ultimo Giorno di Gaza, sbarca anche a Cosenza. Alle 22, le campane di Sant’Aniello hanno suonato per la Palestina. Non stupisce ormai più l’adesione della parrocchia di via Panebianco a questo genere di iniziative: la chiesa guidata da don Salvatore Fuscaldo è sempre stata centro di manifestazioni e prese di posizione ben precise. E anche in questo caso non è stata a guardare. 

Un lungo suono disteso di campane per la Palestina perché, ha spiegato don Salvatore, «bisogna richiamare l’attenzione su quello che sta succedendo. Il silenzio rischia di uccidere ancora». E quello che sta succedendo ha assunto da tempo i contorni del genocidio. Inutile cercare altre parole: anche oggi, i soldati israeliani hanno aperto il fuoco contro i civili. Altre bombe, altri spari ai palestinesi in fila per il cibo. Un massacro contro inermi che va avanti da ormai troppo tempo.

Anche a Napoli campane per la Palestina, l’iniziativa presa dal Cardinale Battaglia

Non troppi chilometri più a nord di Cosenza, a Napoli, le campane suonano in contemporanea per la Palestina. Nel capoluogo campano, infatti, l’iniziativa è stata presa direttamente dall’Arcivescovo e Cardinale, don Mimmo Battaglia. Il sacerdote catanzarese ha chiesto a tutte le parrocchie della propria diocesi di schierarsi con Gaza aderendo all’iniziativa. A renderlo noto, un comunicato apparso sul sito ufficiale della Chiesa di Napoli. 

A Sant’Aniello, le campane hanno suonato per la Palestina per circa cinque minuti. Come se fosse un suono per richiamare i parrocchiani a messa, con la differenza che alle 22 non c’è alcuna celebrazione. Don Salvatore Fuscaldo, fuori dalla chiesa, ha atteso la fine del suono delle campane insieme a noi. Pochi secondi dopo la fine, un si avvicina e chiede a cosa sia dovuto quell’evento particolare: «Per Gaza», è la risposta semplice e diretta che arriva. La dimostrazione pratica che il rumore di una campana in centro città può aiutare a sensibilizzare. E a fare, appunto, rumore.