Un pezzo di città. Ingombrante sicuramente, apprezzato più o meno in base alle necessità del cittadino che transitava da quelle parti. I box che per anni hanno trovato spazio tra pilone e pilone della soprelevata di Cosenza saranno demoliti da qui a qualche mese. Lo ha stabilito la giunta di Franz Caruso nella riunione dello scorso 18 luglio (assenti Buffone e Sconosciuto). Un avviso appeso dalla polizia municipale sulle saracinesche di ogni garage certifica che trascorso il quindicesimo giorno dalla comunicazione partiranno le operazioni.

L’amministrazione procederà ai fini della riqualificazione dell’area di via Padre Giglio e via Tommaso Aceti con una precisazione: la rimozione definitiva dei box riguarderà quelli attualmente non utilizzati e precisamente identificati. Sull’albo pretorio del Comune di Cosenza sono indicati uno per uno nella delibera: complessivamente sono 48.

Per decenni i commercianti hanno esposto merce di ogni genere (frutta, verdura, abbigliamento, semplici cianfrusaglie...) sui banconi o ai bordi delle strade. Alcuni, in regola, continuano a farlo seguendo la normativa vigente. Col tempo, hanno trovato terreno fertile anche venditori ambulanti: memorabili quelli che ad inizio anni ’90 proponevano a prezzi stracciati reperti militari dei regimi dell’Est Europa. Spillette, cannocchiali, berretti e binocoli dell’Armata Rossa (o presunti tali) si trovavano a due lire.

Ad agosto la rimozione dei box sotto la soprelevata

Già un anno fa, con l’approvazione del PIAO veniva affidato al Settore 15 “Attività Produttive – Eventi e Manifestazioni Sportive” l’obiettivo operativo della rimozione dei box metallici di Via Padre Giglio situati sotto la soprelevata. Diversi, se non tutti - precisano da Palazzo dei Bruzi - sono in completo stato di abbandono e degrado. In molti casi, inoltre, risulta difficile individuare l’ultimo legittimo occupante risalente ad oltre un decennio passato. Toccherebbe ad egli, nel caso, l’obbligo della rimozione oltre che del pagamento dei costi di utilizzo e di occupazione effettiva fino alla completa distruzione.

Fatto sta che i precedenti occupanti e/o aventi titolo sui manufatti, sono invitati dall’Amministrazione a procedere, entro e non oltre il termine di 15 giorni, allo sgombero completo. Ovvero al recupero di propri beni e/o effetti personali ancora eventualmente presenti all’interno. Contestualmente, gli interessati provvederanno, a proprie spese e cura, alla rimozione dei box sotto la soprelevata ed al ripristino dell’area di sedime, previa presentazione di apposito progetto agli Uffici comunali competenti. Quasi impossibile che avvenga, con le ruspe che si porteranno via un altro pezzo del secolo scorso di Cosenza.

foto: Facebook Alessandro Grandinetti