«Ogni mattina, quando apriamo la porta di casa, ci troviamo davanti i tralicci imponenti che, nelle località Pianette e Lucchetta di Montalto Uffugo, sostengono i 12 e i 9 cavi che trasportano energia elettrica da sud a nord. Giorno dopo giorno abbiamo l’impressione che la distanza da quei fili diminuisca e siamo costretti a convivere con il ronzio costante, un suono che nel tempo è diventato una triste colonna sonora delle nostre giornate». Lo ribadisce per l’ennesima volta il Comitato “Insieme per la Salute” che si batte da anni per l’interramento.

«Il nostro pensiero – evidenziano stamattina in una nota - corre inevitabilmente ai nostri figli che dormono immersi, fin dalla nascita, in campi elettromagnetici continui, con la preoccupazione per i possibili rischi sulla loro salute. È una sensazione di rabbia e impotenza amplificata dal fatto che Terna S.p.A., società di rilevanza pubblica, sembra ignorare la tutela della salute dei cittadini, in contrasto con i principi sanciti dalla Costituzione. L’amarezza è ancora più grande considerando che il principale azionista di Terna è lo Stato italiano, che dovrebbe garantire la protezione dei cittadini».

Per il comitato «le preoccupazioni non sono infondate». «Nelle relazioni tecnico-scientifiche susseguitesi negli anni – evidenziano - sono riportati dati significativi. In particolare, nella relazione redatta nel 2012 dai professori Marcello Maggiolini e Giuseppe Di Massa dell’Università della Calabria, su incarico della Procura della Repubblica di Cosenza, si legge a pagina 22 che “soggetti in epoca periadolescenziale, residenti in prossimità di elettrodotti (entro un raggio di circa 300 metri) ed esposti a campi magnetici dell’ordine di 0,3-0,4 microtesla, possono essere sottoposti a un aumentato rischio del 500% di sviluppare una forma di tumore rispetto a soggetti non esposti”».

«Ebbene – prosegue il coordinatore Aldo Perri - nelle località Pianette e Lucchetta i campi elettromagnetici risultano oltre dieci volte superiori a tali valori. Alla pagina 28 della stessa relazione si cita inoltre uno studio condotto nel Regno Unito, dal quale risulta che livelli di campo magnetico superiori a 0,1 microtesla (da noi si registrano oltre 3 microtesla, dunque circa trenta volte tanto) sono stati associati non solo a leucemie infantili, ma anche ad altre forme tumorali».

Poi ancora: «Noi cittadini sappiamo che la Regione Calabria, se lo volesse, potrebbe imporre a Terna la risoluzione definitiva del problema mediante l’interramento dei cavi nei due brevi tratti di Pianette e Lucchetta, circa 500 metri ciascuno. Ci chiediamo quindi come sia possibile che a Terna sia stato consentito di interrare 3 km di cavi a Favazzina (RC), oltre a decine di chilometri di cavi sottomarini tra Calabria e Sicilia, e non sia invece stato imposto l’interramento dei due brevi tratti sopra indicati».

Da qui un appello ai candidati alle prossime elezioni. «Considerato che il 5 e 6 ottobre si voterà per la Presidenza della Regione Calabria, chiediamo ai candidati quali iniziative intendano intraprendere, una volta eletti, per risolvere questa annosa vicenda e, in particolare, se:

  • Sosterranno quanto confermato dai consulenti nominati dal Comitato e dallo stesso Tribunale di Cosenza, secondo cui l’interramento non solo è tecnicamente fattibile ma anche risolutivo ai fini della riduzione delle emissioni di campi elettromagnetici, oppure se intendano assecondare la posizione di Terna S.p.A., che sostiene il contrario anche per tratti così limitati;
  • Si attiveranno per far rispettare la legge regionale della Calabria del 2005, che prevede l’interramento o lo spostamento degli elettrodotti che attraversano i centri abitati, evidenziando che le nostre case erano già presenti prima della costruzione dell’elettrodotto;
  • Sono a conoscenza che sullo stesso tracciato a Favazzina (RC) sono stati interrati 3 km di cavi, e che tra Calabria e Sicilia sono stati posati oltre 45 km di cavi sottomarini, a dimostrazione della piena realizzabilità tecnica dell’intervento;
  • Intendano adoperarsi affinché i cittadini di Montalto non debbano attendere oltre, dopo quasi 20 anni di attese, per ottenere ciò che in altre parti d’Italia è già stato fatto;
  • Provvederanno a inserire la criticità di Montalto, già riconosciuta dalla stessa Terna S.p.A. nel Decreto Ministeriale n. 6102 del 7.10.2002, nel Piano di Riassetto della Rete Elettrica che la Società è tenuta a predisporre in base alla normativa nazionale;
  • Riprenderanno in esame il Decreto Dirigenziale n. 13071 del 25.10.2022 della Regione Calabria, a seguito del quale nel 2023 il Comune di Montalto ha manifestato il proprio interesse a ottenere l’interramento dei due tratti di elettrodotto a Pianette e Lucchetta».

«Chiediamo dunque ai candidati di esprimere chiaramente la loro posizione e di far sentire la loro voce su un problema che tocca la salute e i diritti fondamentali di tutti noi cittadini di Montalto. Precisiamo infine che già da oltre un anno abbiamo rappresentato questa situazione al Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, senza però ad oggi ricevere risposte risolutive: ciò rafforza la nostra convinzione che la prossima Presidenza debba affrontare concretamente e senza ulteriori rinvii questa criticità». Così il coordinatore il Comitato “Insieme per la Salute” Aldo Perri.