Non tarda ad arrivare la replica di Antonio Golia, presidente del Consiglio di amministrazione dell'IPAB Casa Serena Santa Maria di Loreto. Usando lo stesso metodo per enunciare la propria posizione, facendo seguito al documento dei consiglieri di maggioranza del comune di Cassano All’Ionio in cui esprimevano dubbi sulla conduzione dell’Ente, Golia ha duramente replicato definendo le accuse "palesi falsità" anticipando che lo stesso ente si riserva di tutelare la propria immagine in ogni sede.

Il tutto nasce sulla controversia nata a seguito dell'avviso di selezione per il reclutamento di 7 operatori sociosanitari (OSS), pubblicato a novembre 2024. Nel documento, il C.d.A. ha specificato che la procedura è stata avviata in "pieno rispetto della disciplina normativa, statutaria e regolamentare" e che non è mai stata contestata legalmente. Il bando, secondo il presidente Golia, era "necessario e vincolato" per affiancare il personale esistente e garantire la qualità dell'assistenza agli anziani, in linea con i requisiti professionali richiesti alle strutture sociosanitarie.

Non si risparmiano, per come si legge nel comunicato, le accuse al sindaco Iacobini reo di aver avviato un "articolato, caotico ed irrituale procedimento" per chiedere le dimissioni del C.d.A., prospettando una revoca o una decadenza. Nello scritto, Golia ritiene che l'atto del sindaco sia stato "eminente politico e punitivo", volto a "rimuovere il C.d.A. e sostituirlo con figure di proprio gradimento politico".

Inizialmente, anche su esplicita richiesta dell’amministrazione comunale, il C.d.A. aveva sospeso la procedura di selezione in segno di "leale collaborazione" cercando di dimostrare al sindaco la sua correttezza. Tuttavia, sempre per come scrive l'IPAB, durante un incontro, il sindaco avrebbe mostrato scarso interesse per le motivazioni fornite e la sua "unica e chiara volontà" sarebbe stata la rimozione immediata del C.d.A.

Un atteggiamento, per quanto è dato comprendere nella lettura del documento, che ha provocato una reazione con il C.d.A. che ha formalmente contestato la legittimità dell'atto sindacale, definendolo viziato da "manifesta incompetenza" e "straripamento di potere" con la decisione di riavviare la selezione del personale. Nella nota di risposta, l'IPAB ha anche richiamato l'attenzione del sindaco su possibili "responsabilità amministrative, civili ed erariali" derivanti da un'eventuale revoca arbitraria.

Il comunicato si conclude con un duro attacco politico, sostenendo che il sindaco Iacobini sta cercando di "scaricare sul consiglio comunale e, quindi, sui consiglieri di maggioranza, tutte le responsabilità del prospettato atto di revoca". L'IPAB, con il documento a firma del presidente Golia, ha ribadito la sua volontà di proseguire la propria azione per il "preminente interesse dell’Istituto e, quindi, della tutela e cura degli anziani fragili", denunciando "giochi politici mirati unicamente a rivendicare posizioni di potere a danno dell’intera comunità".