Usb di Cosenza, Partito della Rifondazione Comunista Provincia Cosenza, Forum Ambientalista Calabria, Circolo Sinistra Italiana dell’area urbana, Cgil Cosenza e Radio Ciroma denunciano presunte irregolarità nei lavori per il Museo di Alarico a Cosenza, in corso nell’ex edificio delle Case Popolari, già Jolly Hotel, sul Lungo Crati De Seta. L’area rientra nella classificazione a rischio idrogeologico R3 del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) della Calabria, dove, secondo la normativa vigente, sono consentiti soltanto interventi di demolizione senza ricostruzione.

Il progetto approvato dalla precedente Amministrazione prevedeva la demolizione dei piani superiori e la conservazione del solo piano terra, senza nuova edificazione. La nuova Amministrazione, rilevata l’impraticabilità di quel piano, ha predisposto una variante che, secondo i firmatari, comporta opere di ricostruzione: struttura interna in cemento armato, rifacimento di un solaio e di una parete esterna, oltre a una nuova copertura e alla terrazza.

Le organizzazioni segnalano che, in assenza del parere dell’Autorità di Bacino, il procedimento autorizzativo sarebbe illegittimo, richiamando una sentenza della Cassazione (sez. III, n. 50500/2023). Inoltre, sostengono che le opere in corso possano configurare un’ipotesi di reato edilizio ai sensi dell’articolo 44 del D.P.R. 380/2001, come già segnalato in un esposto depositato l’11 aprile 2025 alla Procura di Cosenza.