Il Tirreno e lo Jonio bagnano la stessa regione, per il resto nient’altro sembra accomunarli. Entrambi alla ribalta della cronaca, peccato che per motivi diversi. Da un lato si gioca allo scaricabarile su chi debba fare cosa in materia di depurazione, dall’altro è tutto uno sventolare di bandiere blu. A Rocca Imperiale il prestigioso riconoscimento è arrivato dopo un’assenza di tre anni. Sette chilometri di spiaggia dorata alternata a ciottoli e acqua cristallina: meta ideale per coloro che sono alla ricerca di una vacanza all’insegna del relax e della tranquillità. Il lido Pagoda gestito da Giuseppe Basile pratica prezzi accessibili: 15 euro a luglio, da 16 a 18 euro nel mese di agosto. Rocca Imperiale accoglie i turisti con un lungomare completamente rinnovato.

Bandiera blu anche per il Comune di Roseto Capo Spulico famoso per il castello federiciano che si erge maestoso a picco sul mare. Stefania Cosentino, proprietaria dell’antico maniero trasformato in struttura ricettiva, gestisce un lido con 150 ombrelloni, frequentato da turisti che arrivano principalmente da Basilicata, Puglia e Campania. Il prezzo per una giornata ad agosto è di 30 euro, ma la bellezza del posto giustifica una tariffa che oggettivamente è al di sopra della media. Decisamente più abbordabile, sempre a Roseto Capo Spulico, il lido Tamari: 15 euro a luglio e 20 euro ad agosto.

Variegata e per tutte le tasche l’offerta turistica di Amendolara che si caratterizza per un elevato numero di stabilimenti balneari. Il lido Ubi Maior di Valerio Aprile ha come punto di forza il ristorante. In spiaggia la tariffa è di 15 euro, ma l’ombrellone dovrete sistemarvelo da soli. Una distesa di sabbia fina e fondali marini assai bassi la rendono particolarmente indicata per le vacanze dei più piccoli. Quest’anno il Comune di Villapiana per la quinta volta consecutiva ha ottenuto la bandiera blu che non significa soltanto mare pulito, ma spiagge libere attrezzate e sicure, sensibilizzazione ambientale, percorso plastic free, efficientamento energetico, riqualificazione urbana ed attenzione ai diversamente abili. Tra i vari stabilimenti balneari, segnaliamo Lido Verde e Lido Nettuno. Il prezzo degli ombrelloni è di 15 euro circa, a seconda della fila.

Sibari colpisce per i cento metri di ampiezza della spiaggia. Pur essendo circondata da Comuni contrassegnati dalla bandiera blu, Cassano allo Jonio non ha mai ottenuto il prestigioso riconoscimento. Luana Rinaldi, titolare del lido Le Bruscate Blu, è convinta che sul turismo il Comune non abbia mai puntato abbastanza. Anche in questo lido il prezzo è di 15 euro. Il lido Azzurro si espande sulla spiaggia di Sant’Angelo a Rossano per 5mila metri quadrati. I turisti hanno la possibilità di lasciarsi il mare alle spalle e concedersi un’escursione nella macchia mediterranea della Sila Greca.

Giuseppe Tangheri gestisce un lido a Cariati e non si capacita di come in Calabria la stagione turistica parta dannatamente tardi. «Durante il resto dell’anno, vivo per motivi di lavoro in Toscana e lì si comincia subito dopo il carnevale. Quest’anno – si rammarica il proprietario del Lido 4 Stelle – il canone demaniale è aumentato del 15%, ma lo Stato in cambia che cosa ci dà? I collegamenti ferroviari vanno bene al massimo per girare un film da ambientare nel far west, per non parlare delle strade. Impiego sette ore per arrivare da Firenze a Sibari e addirittura due ore per raggiungere Cariati. Come si può fare turismo in queste condizioni? L’altro giorno, un cliente del mio lido si è ferito al piede in spiaggia con un amo da pesca. È andato al posto di primo intervento di Cariati dove l’ospedale non esiste più e da qui lo hanno mandato all’ospedale di Rossano. È entrato in pronto soccorso a mezzogiorno ed è uscito il giorno dopo. Roba da terzo mondo, i turisti così li facciamo scappare».