Si chiamano Antonio Mandarano, Tullio Laino, Giovanni Moccia e Antonio Parente e sono un gruppo di attivisti politici di Praia a Mare e in occasione dell'imminente campagna elettorale regionale, invitano gli elettori a partecipare ai prossimi incontri in cui verrà presentato un nuovo progetto politico. «Riteniamo sia necessario unire le forze - si legge in un comunicato -, aggregarsi in un unico soggetto che rappresenti tutti i cittadini dell'Alto Tirreno Cosentino e che possa esprimere e/o sostenere un unico candidato, un candidato che sia espressione del territorio, che abbia a cuore le sorti del nostro ospedale, che abbia quindi un unico obiettivo: la riapertura dell'ex ospedale di Praia a Mare che preferiremmo si chiamasse Nuovo Ospedale dell'Alto Tirreno Cosentino».

Il comunicato

«Con le dimissioni del Presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, si è ufficializzata aperta la campagna elettorale per le prossime elezioni regionali in Calabria. Dal 2010 il Servizio sanitario regionale è commissariato, l'attuale Commissario ad acta è proprio Roberto Occhiuto che resterà in carica almeno fino alle elezioni che si terranno in autunno. Il Commissario ad acta, con l'emissione del famigerato DCA n. 198 del 12 luglio 2023 e con i provvedimenti successivi, ha ridefinito la rete ospedaliera reinserendo nella stessa l'Ospedale di Praia a Mare come Ospedale Generale di base sede di Pronto Soccorso, in ottemperanza alle numerose sentenze del Consiglio di Stato che ne imponevano la riapertura.

Purtroppo, il summenzionato provvedimento del Commissario non ha previsto l'attivazione dell'UOC di Chirurgia Generale, dell'UOC di Pronto Soccorso con Osservazione Breve Intensiva, dell'UOC di Ortopedia e Traumatologia, del servizio di Anestesia, dei servizi di supporto in rete di guardia attiva e/o in regime di pronta disponibilità H/24 di Radiologia, Laboratorio ed Emoteca, per come prevede il DM n. 70/2015 e il provvedimento del Commissario giudiziale, dr. Eugenio Sciabica. Addirittura il presidio ospedaliero è stato privato della direzione sanitaria, perdendo di fatto la sua indipendenza nell'organizzazione, nella gestione e nel controllo di tutte le attività sanitarie all'interno dello stesso».

L'ennesima illusione

«I cittadini - continuano gli attivisti - hanno dovuto subito l'ennesima presa in giro da parte della politica regionale, che considera l'alto Tirreno cosentino come un territorio marginale, una zona di frontiera, senza alcuna rappresentanza politica, senza alcun peso specifico in seno al Consiglio regionale della Calabria. Ricordiamo che dall'ormai lontanissimo 1 aprile 2012, giorno della chiusura dell'Ospedale di Praia a Mare, un bacino di utenza di circa 50.000 abitanti è stato deprivato dell'indispensabile servizio di assistenza sanitaria di emergenza-urgenza. L'organizzazione della rete ospedaliera, della rete dell'emergenza-urgenza e delle reti tempo dipendenti vengono decise in ambito regionale, nella fattispecie dal commissario ad acta, probabilmente nei prossimi mesi il commissariamento finirà e la Sanità calabrese tornerà di esclusiva competenza del Consiglio regionale della Calabria».

Il progetto politico

«Detto ciò, riteniamo che in vista delle prossime elezioni sia necessario unire le forze, aggregarsi in un unico soggetto che rappresenti tutti i cittadini dell'Alto Tirreno Cosentino e che possa esprimere e/o sostenere un unico candidato, un candidato che sia espressione del territorio, che abbia a cuore le sorti del nostro Ospedale, che abbia quindi un unico obiettivo: la riapertura dell'ex Ospedale di Praia a Mare che preferiremmo si chiamasse Nuovo Ospedale regionali dell'Alto Tirreno Cosentino. Invitiamo, pertanto, i cittadini ad aderire in massa, nelle prossime settimane organizzeremo degli incontri finalizzati alla costituzione di questo nuovo soggetto di cittadinanza attiva che abbia un unico scopo, quello di riavere l'assistenza in caso di estrema necessità sanitaria quando anche un solo minuto di ritardo potrebbe costare la nostra vita o quella delle persone a noi più care».