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      Processo Reset, dopo i riscontri sui pentiti iniziano le deposizioni delle vittime

      Esame testimoniale di un ufficiale di polizia giudiziaria in forza alla Squadra Mobile di Cosenza. Rigettati i legittimi impedimenti presentati da alcuni avvocati
      Antonio Alizzi
      9 luglio 202511:55
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      Processo Reset, dopo i riscontri sui pentiti iniziano le deposizioni delle vittime

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      Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia continuano ad essere al centro del processo Reset, l’inchiesta della Dda di Catanzaro contro la ‘ndrangheta di Cosenza e dintorni. Le testimonianze di figure come Celestino Abbruzzese, Anna Palmieri, Franco Bruzzese e Daniele Lamanna sono state analizzate dalla Squadra Mobile di Cosenza, con riscontri emersi nella fase delle indagini preliminari.

      La sparatoria del 2018 e l’intestazione della moto

      Una delle vicende più significative riguarda una sparatoria avvenuta nel 2018 presso un tabacchino e un panificio. Celestino Abbruzzese ha identificato come responsabile Denny Romano, accompagnato da Sandro Maestro su una moto intestata a Marco Abbruzzese. Il riscontro secondo il teste di pg, è rappresentato dal fatto che in quel periodo “Lo Struzzo“, era in possesso di una moto di grossa cilindrata che il giorno dopo sarebbe stata ceduta a un’altra persona.

      Processo Reset, il “sottobanco” di cocaina

      Un altro elemento di riscontro rispetto alle propalazioni dei pentiti sarebbe il “sottobanco” di cocaina. Celestino Abbruzzese avrebbe effettuato un pagamento di 3.500 euro per rimediare allo “sgarro” di Antonello Vetere. Somma di denaro che, secondo quanto dichiarato dal testimone qualificato, sarebbe finita nelle tasche di Michele Di Puppo e Francesco Patitucci, una cifra derivante dalla vendita di un’auto e in parte consegnata a Rosanna Garofalo. I soldi sarebbero stati consegnati alla titolare di un negozio di dolci, ex moglie di Patitucci, e la vendita del veicolo coinvolgerebbe Marco Polillo, proprietario di una concessionaria a Bisignano.

      Summit mafiosi e la “reggenza” del clan degli zingari

      Franco Bruzzese, a dire del teste, ha fornito dettagli sui summit mafiosi, come quello del 2011 a Rende, vicino allo stadio Lorenzon, dove boss e latitanti si incontrarono in libertà. Un altro incontro significativo è stato collegato all’omicidio di Luca Bruni.

      Inoltre, la “reggenza” del clan degli “zingari“, dopo gli arresti di “Nuova Famiglia“, sarebbe stata affidata a Cosimo Bevilacqua, detto “il Corvo”, a fine anno del 2014 ai domiciliari per “Timpone Rosso” e arrestato nel maggio del 2015 nell’operazione Doomsday.

      Sempre Bruzzese avrebbe riferito sulle attività illecite poste in danno di Francesco De Cicco, oggi assessore comunale di Cosenza, su mandato di Maurizio Rango. Il riscontro sarebbe che di questo fatto se ne sarebbe parlato in carcere, vista la presenza a Cosenza in quel momento di detenuti del calibro di Umberto Di Puppo, Salvatore Ariello, Roberto Porcaro e Franco Bruzzese, mentre Mario Renato Piromallo si trovava ai domiciliari.

      Il ruolo di Daniele Lamanna

      Daniele Lamanna ha offerto spunti sull’operatività dei clan del Tirreno cosentino, contribuendo alle inchieste antimafia. Le sue comunicazioni del 2012 con Patitucci, avvenute dopo la scarcerazione di Lamanna nel dicembre 2011, rappresentano un elemento chiave per ricostruire la gerarchia dei clan, in relazione soprattutto all’omicidio di Luca Bruni. Daniele Lamanna esce di carcere il 6 dicembre 2011 e Patitucci vi entra il giorno prima. Per il teste questo sarebbe il riscontro rispetto alle parole del pentito nella parte in cui affermava di aver parlato nell’istituto penitenziario di Cosenza del delitto da eseguire nei confronti dell’ultimo boss della famiglia “Bella bella”.

      Durante l’esame, il teste ha parlato anche del presunto gruppo dei Presta di Roggiano Gravina, oggetto di controesame.

      Processo Reset, il controesame

      L’avvocato Giulio Tarsitano, difensore d’ufficio di Denny Romano, ha sottolineato la mancanza di prove dirette sull’uso della moto, limitandosi ad evidenziare che il teste oltre a verificare a chi fosse intestata la moto non ha fatto altro. La penalista Amelia Ferrari ha invece precisato i periodi di detenzione di Adolfo D’Ambrosio, evidenziando discrepanze temporali. Quella più evidente, rispetto alla data di scarcerazione pronunciata dall’ispettore di polizia, riguarda la continuità carceraria di D’Ambrosio dal 2013 al 2016 per l’operazione Vulpes, trascorsa tra le altre cose al 41 bis.

      L’avvocato Maria Rosa Bugliari ha segnalato differenze tra le dichiarazioni dei pentiti e quanto riportato nelle informative, mentre l’avvocato Franco Locco, interrogando il teste sul sospetto gruppo Presta operante a Tarsia, ha fatto emergere che Antonio e Giuseppe Presta non sono mai stati condannati per associazione mafiosa.

      Nella prossima udienza saranno sentiti altri due testi di polizia giudiziaria e saranno convocate almeno quindici parti offese. Nel frattempo, il presidente Ciarcia prima di entrare nel vivo del dibattimento odierno ha rigettato le istanze di legittimo impedimento presentate dagli avvocati Fiorella Bozzarello e Cristian Cristiano, ma non ha segnato come assenti gli imputati Francesco Casella e Giovanni Drago, i quali erano in contemporanea presenti nel processo d’appello di Testa di Serpente, svoltosi dinanzi alla Corte d’Appello di Catanzaro.

      Processo Reset, rito ordinario: gli imputati

      • Fabrizio Abate (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
      • Giovanni Abruzzese (difeso dagli avvocati Giorgia Greco e Antonio Quintieri)
      • Fiore Abbruzzese detto “Ninuzzo” (difeso dagli avvocati Mariarosa Bugliari e Antonio Quintieri)
      • Franco Abbruzzese detto “a Brezza” o “Il Cantante” (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Rosaria Abbruzzese (difesa dagli avvocati Antonio Quintieri e Filippo Cinnante)
      • Giovanni Aloise detto “mussu i ciuccio” (difeso dall’avvocato Gianpiero Calabese)
      • Pierangelo Aloia (difeso dall’avvocato Giulio Tarsitano)
      • Armando Antonucci detto il dottore (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
      • Rosina Arno (difesa dagli avvocati Luca Acciardi e Fiorella Bozzarello)
      • Ariosto Artese (difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Giorgio Misasi)
      • Rosario Aurello (difeso dall’avvocato Ferruccio Mariani)
      • Danilo Bartucci (difeso dall’avvocato Giuseppe Manna)
      • Giuseppe Bartucci (difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Nicola Carratelli) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Giuseppe Belmonte (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
      • Massimo Benvenuto (difeso dall’avvocato Rosario Carbone)
      • Luigi Berlingieri detto “Faccia d’angelo” (difeso dagli avvocati Nicola Rendace)
      • Antonio Bevilacqua (difeso dall’avvocato Giorgia Greco)
      • Cosimo Bevilacqua (difeso dagli avvocati Maurizio Nucci e Cesare Badolato)
      • Nicola Bevilacqua (difeso dagli avvocati Giampiero Calabrese e Antonio Ingrosso)
      • Agostino Briguori (difeso dagli avvocati Giuseppe Bruno e Sergio Rotundo)
      • Giuseppe Broccolo (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
      • Andrea Bruni (difeso dagli avvocati Luca Acciardi ed Emilia Spadafora)
      • Pasquale Bruni – classe 1979 (difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Cristian Cristiano)
      • Pasquale Bruni (difeso dagli avvocati Fiorella Bozzarello)
      • Carmelina Bruniani (difesa dall’avvocato Luca De Munda)
      • Alfredo Bruno (difeso dall’avvocato Francesco Calabrò
      • Ernesto Campanile (difeso dall’avvocato Cristian Cristiano)
      • Carmine Caputo (difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Damiano Carelli (difeso dall’avvocato Aldo Zagarese ed Enzo Belvedere)
      • Placido Cariello
      • Andrea Carpino (difeso dall’avvocato Maurizio Nucci)
      • Andrea Vincenzo Caruso (difeso dall’avvocato Maurizio Nucci)
      • Francesco Casella (difeso dagli avvocati Vincenzo Guglielmo Belvedere e Fabio Bonofiglio)
      • Michele Castiglione (difeso dagli avvocati Carlo Beltrani e Antonio Quintieri)
      • Andrea Cello (difeso dall’avvocato Francesco Calabrò)
      • Federico Chianello (difeso dall’avvocato Pierfrancesco Russo)
      • Antonio Chiodo (difeso dall’avvocato Domenico Caputo)
      • Massimo Ciancio (difeso dall’avvocato Luca Acciardi e Annamaria Domanico)
      • Giuseppe Cirillo (difeso dall’avvocato Raffaele Rigoli)
      • Antonio Colasuonno (difeso dagli avvocati Chiara Penna) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Cesare Conte (difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello)
      • Antonio Covelli (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
      • Aldo Andrea D’Ambrosio (difeso dall’avvocato Amelia Ferrari)
      • Emma D’Ambrosio (difesa dall’avvocato Amelia Ferrari)
      • Massimo D’Ambrosio (difeso dall’avvocato Amelia Ferrari e Valerio Murgano)
      • Alessio De Cicco (difeso dall’avvocato Francesco Gelsomino)
      • Sergio Del Popolo (difeso dagli avvocati Andrea Manna e Antonio Quintieri)
      • Pietro De Mari (difeso dall’avvocato Rossana Cribari)
      • Antonio De Rose (difeso dagli avvocati Raffaele Massimo Greco e Maurizio Nucci)
      • Pasquale De Rose (difeso dall’avvocato Cristian Cristiano)
      • Armando De Vuono (difeso dall’avvocato Matteo Cristiani e Giuseppe Filice) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Giovanni Drago (difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Gaetano Maria Bernaudo)
      • Patrizia Drago (difeso dagli avvocati Mario Ossequio e Stefania Calabrese)
      • Angelo Falcone (difeso dall’avvocato Pasquale Vaccaro)
      • Umile Ferraro (difeso dall’avvocato Pasqualino Maio)
      • Eugenio Filice (difeso dagli avvocati Franco Sammarco ed Eduardo Florio)
      • Anna FIorillo (difeso dall’avvocato Francesco Santelli)
      • Remo Florio (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
      • Fabrizio Fuoco (difeso dall’avvocato Cristian Cristiano)
      • Giovanni Garofalo (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
      • Rosanna Garofalo (difesa dall’avvocato Laura Gaetano)
      • Mario Gervasi (difeso dall’avvocato Cesare Badolato)
      • Fabio Giannelli (difeso dall’avvocato Osvaldo Rocca) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Fabrizio Gioia (difeso dall’avvocato Matteo Cristiani)
      • Giovanni Grandinetti (difeso dall’avvocato Nicola Rendace)
      • Simone Greco (difeso dall’avvocato Andrea Sarro)
      • Stefano Grosso (difeso dall’avvocato Francesco Vetere)
      • Sergio La Canna (difeso dall’avvocato Giampiero Calabrese)
      • Umile Lanzino (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano)
      • Fabio Laratta (difeso dall’avvocato Pasquale Marzocchi)
      • Massimiliano Lo Polito (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
      • Silvia Lucanto (difesa dall’avvocato Fiorella Bozzarello)
      • Antonio Lucà (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Gianluca Maione (difeso dall’avvocato Riccardo Maria Panno)
      • Cosimo Manzo (difeso dagli avvocati Linda Boscaglia e Giuseppe Malvasi) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Marcello Manna (difeso dagli avvocati Nicola Carratelli e Giandomenico Caiazza)
      • Francesco Marchiotti (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
      • Stefano Antonio Marigliano (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano)
      • Roberta Maritato (difesa dall’avvocato Marco Bianco)
      • Andrea Mazzei (difeso dagli avvocati Alessandro Diddi e Sergio Rotundo)
      • Cosimo Manzo
      • Lauretta Mellone (difesa dagli Amelia Ferrari e Erik Siciliano)
      • Giuseppe Midulla (difeso dagli avvocati Cristian Cristiano)
      • Bruno Mollica (difeso dall’avvocato Francesco Febbraio)
      • Giuseppe Mondera (difeso dall’avvocato Giuseppe Manna)
      • Francesco Morabito (difeso dagli avvocati Vincenzo Nobile e Domenico Nobile)
      • Alessandro Morrone (difeso dagli avvocati Giuseppe Malvasi e Domenico De Rosa)
      • Filippo Morrone (difeso dall’avvocato Piergiuseppe Cutrì)
      • Pino Munno (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Silvio Orlando (difeso dall’avvocato Pasquale Naccarato)
      • Massimo Palermo (difeso dall’avvocato Vincenzo Saccomanno)
      • Francesco Papara (difeso dall’avvocato Angela D’Elia)
      • Mario Perri (difeso dall’avvocato Giampiero Calabrese)
      • Sandro Perri (difeso dall’avvocato Giuseppe De Marco)
      • Giuseppe Perrone (difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Gaetano Maria Bernaudo)
      • Antonio Pignataro (difeso dagli avvocati Marco Bianco e Giuseppe Bruno)
      • Ciro Pignataro (difeso dagli avvocati Marco Bianco e Giuseppe Bruno)
      • Giuseppe Piromallo (difeso dall’avvocato Luca Acciardi)
      • Antonio Carmine Policastri (difeso dall’avvocato Aldo Zagarese)
      • Antonio Presta “Tonino” (difeso dagli avvocati Carlo Esbardo e Franco Locco)
      • Giuseppe Presta (difeso dagli avvocati Lucio Esbardo e Franco Locco) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Domenico Prete (difeso dall’avvocato Rossana Bozzarello)
      • Remo Prete (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Sergio Raimondo (difeso dall’avvocato FIlippo Cinnante)
      • Paolo Recchia (difeso dall’avvocato Francesco Gelsomino)
      • Andrea Reda (difeso dagli avvocati Mario Ossequio e Luca Acciardi)
      • Ines Reda (difesa dagli avvocati Mario Ossequio e Angela Caputo)
      • Francesco Reda (difeso dagli avvocati Mario Ossequio ed Enzo Belvedere)
      • Paolo Reda (difeso dagli avvocati Mario Ossequio e Stefania Calabrese)
      • Marcello Rizzuti (difeso dagli avvocati Bruno Bonaro e Pietro Mancuso)
      • Danny Romano (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Massimiliano Rossiello (difeso dall’avvocato Pasquale Vaccaro)
      • Cristian Francesco Ruffolo (difeso dall’avvocato Luca Acciardi) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Rosa Rugiano (difesa dall’avvocato Rodolfo Alfieri)
      • Antonio Russo (difeso dall’avvocato Roberto Deni)
      • Domenico Salerno (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
      • Domenico Sannà (difeso dall’avvocato Giuseppe Bruno)
      • Orlando Scarlato (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano)
      • Salvatore Sesso (difeso dall’avvocato Vincenzo Tridico)
      • Mario Sirangelo (difeso dall’avvocato Fabio Parise)
      • Alessandro Stella (difeso dall’avvocato Domenico Caputo)
      • Francesco Stola (difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Cristian Cristiano)
      • Francesco Tassone (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
      • Francesca Tiralongo (difeso dall’avvocato Giuseppe De Marco)
      • Vittorio Toscano (difeso dall’avvocato Senese)
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      Tag
      'Ndrangheta · Cosenza · Francesco Patitucci · Reset

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