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      Home page>Cronaca>Processo "Reset", prima ...

      Processo "Reset", prima sentenza del collegio di Cosenza: assolto un imputato

      Si tratta di Cristian D'Ambrosio. La decisione è arrivata dopo il deposito della perizia forense redatta dalla dottoressa Nicotera. Intanto Sandro Vomero passa agli arresti domiciliari
      Antonio Alizzi
      9 luglio 202511:47
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      Processo "Reset", prima sentenza del collegio di Cosenza: assolto un imputato

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      Processo "Reset", prima sentenza del collegio di Cosenza: assolto un imputato

      Processo "Reset", prima sentenza del collegio di Cosenza: assolto un imputato

      Prima sentenza del tribunale collegiale di Cosenza nell’ambito del processo ordinario “Reset“. La decisione è arrivata alla fine della seduta giornaliera del procedimento penale che tratta l’esistenza di una presunta confederazione mafiosa operante tra Cosenza, Rende e Roggiano Gravina. Il caso in questione è quello relativo a Cristian D’Ambrosio, ritenuto incapace di intendere e di volere nonché di non essere in grado di partecipare alla fase processuale. Pertanto, come evidenziato in primis dalla difesa, rappresentata dall’avvocato Amelia Ferrari, la Dda di Catanzaro (e subito dopo dalla penalista), ha chiesto il proscioglimento. Il tribunale collegiale presieduto dal presidente Ciarcia ha condiviso le due richieste, assolvendo Cristian D’Ambrosio.

      La perizia invocata dalla difesa

      Era stata la difesa di Cristian D’Ambrosio a richiedere la perizia redatta dalla dottoressa Nicotera. La professionista impegnata anche in ambito forense si è determinata sul fatto che Cristian D’Ambrosio sia affetto da una duplice patologia sin dalla nascita avvenuta prematuramente. L’imputato, ha affermato la perita, ha spiegato che il ragazzo di Rende è stato per sei settimane in terapia intensiva e ciò ha comportato delle conseguenze a livello motorio e cerebrale.

      Secondo la dottoressa Nicotera, dunque, la sindone di cui è affetto D’Ambrosio comporterebbe ritardi sia a livello cognitivo che psichico. Per questo motivo, D’Ambrosio non potrebbe mai commettere reati di sua iniziativa ma sarebbe dipendente da altri soggetti con i quali ha una dipendenza affettiva o amicale.

      Il gruppo Presta di Roggiano Gravina

      L’udienza dibattimentale era cominciata con l’escussione dell’ufficiale di polizia giudiziaria Tortorella, in servizio presso la Squadra Mobile di Cosenza, che aveva già deposto nel processo “Valle dell’Esaro“, procedimento penale che ha portato a una sentenza di colpevolezza per quasi tutti gli imputati accusati di far parte di un’associazione a delinquere dedita al narcotraffico.

      In quel processo, però, la stessa presidente Ciarcia aveva escluso l’aggravante mafiosa, ovvero che gli imputati avrebbero agevolato la presunta cosca di ‘ndrangheta dei Presta di Roggiano Gravina che farebbe capo a Franco Presta, noto in realtà per essere stato uno degli esponenti di vertice della cosca “Lanzino” di Cosenza. La prima posizione “attenzionata” è stata quella di Armando Antonucci, «intraneo al gruppo Presta dedito al traffico e alla consegna della sostanza stupefacente che veniva consegnata ai responsabili di zona», ha detto Tortorella.

      Nel corso dell’esame c’è stata, tuttavia, la contestazione dell’avvocato Angela Caputo, che difende Antonucci insieme all’avvocato Enzo Belvedere, ritenendo che il testimone stesse parlando interpretando a livello deduttivo il contenuto delle intercettazioni. L’agente della Mobile ha poi ripercorso elementi indiziari tutti già confluiti in “Valle dell’Esaro“: dall’incontro con Giannetta nel Reggino a quelli avvenuti in provincia di Crotone con il boss Megna. Il prosieguo non ha aggiunto nulla di quanto già esposto in “Valle dell’Esaro“.

      Il controesame sui Presta di Roggiano Gravina

      Il primo ad aver preso la parola è stato l’avvocato Lucio Esbardo che ha aperto il controesame su Sandro Vomero. «Si è capito che era vicino ai Presta perché si parlava di stipendi e stupefacenti», ha dichiarato Tortorella. «Ma dalle intercettazioni non emergeva che Vomero percepisse lo “stipendio”» ha aggiunto l’agente della polizia di stato. L’argomento “stipendi” è stato poi esplicitato anche per Damiana Pellegrino: «Non c’è solo un rit in cui i fratelli Presta ne parlano, ma anche il 31 marzo del 2017, dove gli interlocutori sono sempre Antonio e Roberto». L’avvocato Esbardo ha contestato questa risposta.

      Poi le domande sono state rivolte sulla cattura di Franco Presta avvenuta nell’aprile del 2012 ad Arcavacata di Rende. Infine, sulla posizione economica di Francesco Ciliberti che in una fase delle indagini si trovava in Brasile, forse per motivi imprenditoriali, ha fatto intendere l’avvocato Esbardo e sulla presunta consegna di denaro da parte dei roggianesi a soggetti vicini a Michele Di Puppo: «Solo una nostra supposizione investigativa, si vedrà» ha aggiunto Tortorella. E ancora. «I Presta oltre agli stupefacenti fanno intendere di essere attivi anche in altre attività illecita», affermazione a cui il tribunale ha chiesto dove fossero i riscontri. Ma sul punto la risposta è stata generica.

      In seconda battuta il controesame dell’avvocato Franco Locco che ha posto la sua attenzione sui dati storici e attuali. Nel primo caso ha chiesto se vi siano state sentenze che attestino l’esistenza del gruppo Presta, «no», ha detto Tortorella, e in secondo luogo nessuno dei Presta oggi a processo ha mai avuto colloqui diretti con Francesco Patitucci, Michele Di Puppo e con i D’Ambrosio. Una curiosità che poi certifica anche le difficoltà di condurre alcune indagini. Il teste Tortorella ha illustrato le modalità portate avanti sulle intercettazioni. «Parliamo di captazioni in differita, perché in quel momento non era possibile ascoltare nulla». In conclusione, l’avvocato Angela Caputo. «Si è mai parlato di “stipendi” ad Antonucci?» ha chiesto il legale. «No, mai». La penalista ha poi domandato se il teste era a conoscenza che l’imputato avesse abbandonato l’Italia dal 2017 in poi: «Non mi ricordo» ha risposto Tortorella. Nel riesame il pubblico ministero Vito Valerio ha chiesto chiarimenti su Antonucci e sugli “stipendi“. Prossima udienza giovedì prossimo.

      Le istanze difensive

      L’avvocato Franco Locco ha esposto di essere in difficoltà a mettersi in collegamento con la casa circondariale di Bari, dove è detenuto Antonio Presta. «Bypasso il carcere pugliese, che non consegna le risultanze specialistiche, e chiedo a Lei di intervenire sul caso, acquisendo la nuova cartella clinica di Antonio Presta». Infine, gli avvocati Locco ed Esbardo hanno chiesto una modifica della misura cautelare per Giuseppe Presta. «Il presunto pericolo di inquinamento probatorio è venuto meno dopo l’escussione odierna» ha dichiarato l’avvocato Locco, per cui «non avendo altri precedenti penali se non quello di “Valle dell’Esaro“, ritengo che sia congrua la richiesta della misura cautelare degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico. Ai domiciliari, tra l’altro, non ha mai violato le prescrizioni imposte dal giudice competente». Chiesta una misura meno afflittiva anche per Sandro Vomero, difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Lucio Esbardo.

      La Dda non ha osservato nulla sull’istanza presentata per Antonio Presta, mentre ha espresso parere contrario per Giuseppe Presta e Sandro Vomero. «L’istruttoria dibattimentale sul gruppo di Roggiano Gravina non si è ancora esaurita» ha chiarito il pm Vito Valerio. Di queste istanze, il collegio ne ha accolto soltanto una: Vomero infatti passa agli arresti domiciliari.

      Processo “Reset”, rito ordinario: gli imputati

      • Fabrizio Abate (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
      • Giovanni Abruzzese (difeso dagli avvocati Giorgia Greco e Antonio Quintieri)
      • Fiore Abbruzzese detto “Ninuzzo” (difeso dagli avvocati Mariarosa Bugliari e Francesco Boccia)
      • Franco Abbruzzese detto “a Brezza” o “Il Cantante” (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Rosaria Abbruzzese (difesa dagli avvocati Antonio Quintieri e Filippo Cinnante)
      • Giovanni Aloise detto “mussu i ciuccio” (difeso dall’avvocato Gianpiero Calabese)
      • Pierangelo Aloia (difeso dall’avvocato Giulio Tarsitano)
      • Armando Antonucci detto il dottore (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
      • Rosina Arno (difesa dagli avvocati Luca Acciardi e Fiorella Bozzarello)
      • Ariosto Artese (difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Giorgio Misasi)
      • Rosario Aurello (difeso dall’avvocato Ferruccio Mariani)
      • Danilo Bartucci (difeso dall’avvocato Giuseppe Manna)
      • Giuseppe Bartucci (difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Nicola Carratelli) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Giuseppe Belmonte (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
      • Massimo Benvenuto (difeso dall’avvocato Rosario Carbone)
      • Luigi Berlingieri detto “Faccia d’angelo” (difeso dagli avvocati Nicola Rendace)
      • Antonio Bevilacqua (difeso dall’avvocato Giorgia Greco)
      • Cosimo Bevilacqua (difeso dagli avvocati Maurizio Nucci e Cesare Badolato)
      • Nicola Bevilacqua (difeso dagli avvocati Giampiero Calabrese e Antonio Ingrosso)
      • Agostino Briguori (difeso dagli avvocati Giuseppe Bruno e Sergio Rotundo)
      • Giuseppe Broccolo (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
      • Andrea Bruni (difeso dagli avvocati Luca Acciardi ed Emilia Spadafora)
      • Pasquale Bruni – classe 1979 (difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Cristian Cristiano)
      • Pasquale Bruni (difeso dagli avvocati Fiorella Bozzarello)
      • Carmelina Bruniani (difesa dall’avvocato Luca De Munda)
      • Alfredo Bruno (difeso dall’avvocato Francesco Calabrò
      • Ernesto Campanile (difeso dall’avvocato Cristian Cristiano)
      • Carmine Caputo (difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Damiano Carelli (difeso dall’avvocato Aldo Zagarese ed Enzo Belvedere)
      • Placido Cariello
      • Andrea Carpino (difeso dall’avvocato Maurizio Nucci)
      • Andrea Vincenzo Caruso (difeso dall’avvocato Maurizio Nucci)
      • Francesco Casella (difeso dagli avvocati Vincenzo Guglielmo Belvedere e Fabio Bonofiglio)
      • Michele Castiglione (difeso dagli avvocati Carlo Beltrani e Antonio Quintieri)
      • Andrea Cello (difeso dall’avvocato Francesco Calabrò)
      • Federico Chianello (difeso dall’avvocato Pierfrancesco Russo)
      • Antonio Chiodo (difeso dall’avvocato Domenico Caputo)
      • Massimo Ciancio (difeso dall’avvocato Luca Acciardi e Annamaria Domanico)
      • Giuseppe Cirillo (difeso dall’avvocato Raffaele Rigoli)
      • Antonio Colasuonno (difeso dagli avvocati Chiara Penna) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Cesare Conte (difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello)
      • Antonio Covelli (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
      • Aldo Andrea D’Ambrosio (difeso dall’avvocato Amelia Ferrari)
      • Cristian D’Ambrosio (difeso dall’avvocato Amelia Ferrari)
      • Emma D’Ambrosio (difesa dall’avvocato Amelia Ferrari)
      • Massimo D’Ambrosio (difeso dall’avvocato Amelia Ferrari e Valerio Murgano)
      • Alessio De Cicco (difeso dall’avvocato Francesco Gelsomino)
      • Sergio Del Popolo (difeso dagli avvocati Saverio Spadafora e Antonio Quintieri)
      • Pietro De Mari (difeso dall’avvocato Rossana Cribari)
      • Antonio De Rose (difeso dagli avvocati Raffaele Massimo Greco e Maurizio Nucci)
      • Pasquale De Rose (difeso dall’avvocato Cristian Cristiano)
      • Armando De Vuono (difeso dall’avvocato Matteo Cristiani e Giuseppe Filice) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Giovanni Drago (difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Gaetano Maria Bernaudo)
      • Patrizia Drago (difeso dagli avvocati Mario Ossequio e Stefania Calabrese)
      • Angelo Falcone (difeso dall’avvocato Pasquale Vaccaro)
      • Umile Ferraro (difeso dall’avvocato Pasqualino Maio)
      • Eugenio Filice (difeso dagli avvocati Franco Sammarco ed Eduardo Florio)
      • Anna FIorillo (difeso dall’avvocato Francesco Santelli)
      • Remo Florio (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
      • Fabrizio Fuoco (difeso dall’avvocato Cristian Cristiano)
      • Giovanni Garofalo (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
      • Rosanna Garofalo (difesa dall’avvocato Laura Gaetano)
      • Mario Gervasi (difeso dall’avvocato Cesare Badolato)
      • Fabio Giannelli (difeso dall’avvocato Osvaldo Rocca) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Fabrizio Gioia (difeso dall’avvocato Matteo Cristiani)
      • Giovanni Grandinetti (difeso dall’avvocato Nicola Rendace)
      • Simone Greco (difeso dall’avvocato Andrea Sarro)
      • Stefano Grosso (difeso dall’avvocato Francesco Vetere)
      • Sergio La Canna (difeso dall’avvocato Giampiero Calabrese)
      • Umile Lanzino (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano)
      • Fabio Laratta (difeso dall’avvocato Pasquale Marzocchi)
      • Massimiliano Lo Polito (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
      • Silvia Lucanto (difesa dall’avvocato Fiorella Bozzarello)
      • Antonio Lucà (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Gianluca Maione (difeso dall’avvocato Riccardo Maria Panno)
      • Cosimo Manzo (difeso dagli avvocati Linda Boscaglia e Giuseppe Malvasi) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Marcello Manna (difeso dagli avvocati Nicola Carratelli e Giandomenico Caiazza)
      • Francesco Marchiotti (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
      • Stefano Antonio Marigliano (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano)
      • Roberta Maritato (difesa dall’avvocato Marco Bianco)
      • Andrea Mazzei (difeso dagli avvocati Alessandro Diddi e Sergio Rotundo)
      • Cosimo Manzo
      • Lauretta Mellone (difesa dagli Amelia Ferrari e Erik Siciliano)
      • Giuseppe Midulla (difeso dagli avvocati Cristian Cristiano)
      • Bruno Mollica (difeso dall’avvocato Francesco Febbraio)
      • Giuseppe Mondera (difeso dall’avvocato Giuseppe Manna)
      • Francesco Morabito (difeso dagli avvocati Vincenzo Nobile e Domenico Nobile)
      • Alessandro Morrone (difeso dagli avvocati Giuseppe Malvasi e Domenico De Rosa)
      • Filippo Morrone (difeso dall’avvocato Piergiuseppe Cutrì)
      • Pino Munno (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Silvio Orlando (difeso dall’avvocato Pasquale Naccarato)
      • Massimo Palermo (difeso dall’avvocato Vincenzo Saccomanno)
      • Francesco Papara (difeso dall’avvocato Angela D’Elia)
      • Mario Perri (difeso dall’avvocato Giampiero Calabrese)
      • Sandro Perri (difeso dall’avvocato Giuseppe De Marco)
      • Giuseppe Perrone (difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Gaetano Maria Bernaudo)
      • Antonio Pignataro (difeso dagli avvocati Marco Bianco e Giuseppe Bruno)
      • Ciro Pignataro (difeso dagli avvocati Marco Bianco e Giuseppe Bruno)
      • Giuseppe Piromallo (difeso dall’avvocato Luca Acciardi)
      • Antonio Carmine Policastri (difeso dall’avvocato Aldo Zagarese)
      • Antonio Presta “Tonino” (difeso dagli avvocati Carlo Esbardo e Franco Locco)
      • Giuseppe Presta (difeso dagli avvocati Lucio Esbardo e Franco Locco) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Domenico Prete (difeso dall’avvocato Rossana Bozzarello)
      • Remo Prete (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Sergio Raimondo (difeso dall’avvocato FIlippo Cinnante)
      • Paolo Recchia (difeso dall’avvocato Francesco Gelsomino)
      • Andrea Reda (difeso dagli avvocati Mario Ossequio e Luca Acciardi)
      • Ines Reda (difesa dagli avvocati Mario Ossequio e Angela Caputo)
      • Francesco Reda (difeso dagli avvocati Mario Ossequio ed Enzo Belvedere)
      • Paolo Reda (difeso dagli avvocati Mario Ossequio e Stefania Calabrese)
      • Marcello Rizzuti (difeso dagli avvocati Bruno Bonaro e Pietro Mancuso)
      • Danny Romano (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Massimiliano Rossiello (difeso dall’avvocato Pasquale Vaccaro)
      • Cristian Francesco Ruffolo (difeso dall’avvocato Luca Acciardi) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Rosa Rugiano (difesa dall’avvocato Rodolfo Alfieri)
      • Antonio Russo (difeso dall’avvocato Roberto Deni)
      • Domenico Salerno (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
      • Domenico Sannà (difeso dall’avvocato Giuseppe Bruno)
      • Orlando Scarlato (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano)
      • Salvatore Sesso (difeso dall’avvocato Vincenzo Tridico)
      • Mario Sirangelo (difeso dall’avvocato Fabio Parise)
      • Alessandro Stella (difeso dall’avvocato Domenico Caputo)
      • Francesco Stola (difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Cristian Cristiano)
      • Francesco Tassone (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
      • Francesca Tiralongo (difeso dall’avvocato Giuseppe De Marco)
      • Vittorio Toscano (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Ivan Trinni (difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello)
      • Mario Trinni (difeso dagli avvocati Maurizio Nucci e Antonio Spataro)
      • Danilo Turboli (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Francesco Veltri (difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Alessandro Bavaro)
      • Massimo Volpentesta (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
      • Sandro Vomero (difeso dagli avvocati Lucio Esbardo e Antonio Quintieri)
      • Cristian Vozza (difeso dall’avvocato Mariarosa Bugliari e Filippo Cinnante)
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      'Ndrangheta · Cosenza · Reset

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