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      "Reset" a Lamezia Terme: le indagini della Dda su Benvenuto e il gruppo Di Puppo

      Focus dibattimentale su una presunta usura in danno di una donna che sarebbe stata organizzata dal pentito Greco. Poi l'analisi delle intercettazioni di Campanile e Piattello
      Antonio Alizzi
      9 luglio 202511:46
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      "Reset" a Lamezia Terme: le indagini della Dda su Benvenuto e il gruppo Di Puppo

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      Il luogotenente dello Scico di Roma Gerardo Brienza ha aperto la nuova udienza dibattimentale del processo “Reset“, l’indagine antimafia della Dda di Catanzaro contro la presunta confederazione cosentina operante tra Cosenza, Rende e Roggiano Gravina. Gli accertamenti investigativi dei finanzieri hanno riguardato le posizioni di Massimo Benvenuto e del pentito Francesco Greco, ex presunto sodale del gruppo capeggiato da Roberto Porcaro.

      La vittima di usura ed estorsione, che lavorava come assistente agli anziani, nel periodo “intercettato” voleva aprire una lavanderia per dare una svolta alla sua vita. Le captazioni della Finanza avrebbero rilevato più conversazioni con Benvenuto, il quale avrebbe fatto da tramite a Greco, il quale avrebbe prestato soldi con l’applicazione di tassi usurai al figlio della signora. Monitoraggio avvenuto nella prima parte fino al 26 agosto 2018.

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      Processo abbreviato di “Reset”, otto imputati invocano la ricusazione del giudice
      Antonio Alizzi – 23 Gennaio 2024 11:56
      Sentenza della Cassazione del processo Coffee Break

      Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle, la donna avrebbe più volte tentato di rinviare l’appuntamento con i suoi presunti “aguzzini”. Un giorno, all’uscita dell’ospedale, i finanzieri hanno effettuato un servizio di osservazione e pedinamento, scoprendo che Massimo Benvenuto a bordo di una Fiat Punto si era insieme al collaboratore di giustizia Francesco Greco dinnanzi al nosocomio civile. Incontro che sarebbe durato all’incirca due minuti. L’ufficiale di polizia giudiziaria, una volta arrivato a questo punto della vicenda, è stato esortato dal pubblico ministero Corrado Cubellotti a ricostruire tutta la faccenda, facendo emergere le precedenti conversazioni.

      Nel controesame, l’avvocato Rosario Carbone, difensore di Massimo Benvenuto, ha scandagliato i temi investigativi, facendo emergere come la polizia giudiziaria non abbia verificato se il presunto credito sia stato elargito dalla vittima nei confronti del suo assistito che in altre intercettazioni avrebbe comunque assunto un atteggiamento disinteressato, come se non fosse parte attiva del “recupero” delle somme presuntamente prestate al figlio della donna da parte di Greco.

      Nel Riesame il pubblico ministero ha chiesto se il presunto smarcamento di Benvenuto coincideva prima o dopo la presunta minaccia mafiosa di Benvenuto ai danni della signora, nel tentativo di ottenere il denaro contante sottoforma di usura. Frase minatoria che sarebbe stata riferita da Greco, per tramite di Benvenuto. Il pentito nei verbali avrebbe ammesso le sue responsabilità circoscrivendo i fatti.

      Processo “Reset”, il racconto del poliziotto Orrico

      Il secondo teste sentito dalla pubblica accusa è stato l’agente della polizia di Stato Maximiliano Orrico, in servizio presso la Squadra Mobile di Cosenza, che si è occupato in via generale del capo 1, ovvero dell’esistenza o meno della presunta associazione a delinquere di stampo mafioso capeggiata dal boss Francesco Patitucci, oggi al 41bis.

      Le investigazioni relative al capitolo trattato dalla Questura di Cosenza sono iniziate, secondo quanto dichiarato dal testimone, a seguito di una presunta “chiamata” estorsiva in danno di un soggetto già coinvolto in “Nuova famiglia“, processo dal quale è stato assolto dall’accusa di associazione mafiosa. La vittima andò a denunciare il tutto negli uffici della polizia di stato. Da qui dunque parte tutto. E gli agenti della Mobile scoprono che la scheda da cui sarebbe partita la telefonata era intestata a un cittadino bulgaro.

      Nel corso della deposizione è venuta fuori, tra le altre, la posizione di Enzo Piattello, ritenuto organico al gruppo diretto da Michele Di Puppo, presunto appartenente alla confederazione mafiosa cosentina e individuato quale “l’alter ego” di Francesco Patitucci. L’agente della Mobile ha spiegato che insieme a un altro collega hanno effettuato un servizio di appostamento individuando Piattello in compagnia di un soggetto, attualmente non indagato in “Reset“. I due si sarebbero avvicinati alla zona in cui dimorava Antonio Abruzzese, alias “Strusciatappine“. Un secondo servizio di osservazione sarebbe stato svolto nei pressi del “Campus” di Rende, situato lungo la “Silana-Crotonese” in direzione Paola, nei pressi dell’Unical. Altra figura emersa è quella di Ernesto Campanile, inserito dalla Dda di Catanzaro nel gruppo di Michele Di Puppo. Campanile, secondo il testimone, avrebbe partecipato a più incontri.

      Nel controesame, l’avvocato Cristian Cristiano ha aperto le domande al testimone focalizzandosi sui video in cui si vedrebbe Campanile in compagnia di Piattello. Dai video non si vedeva il numero di targa e si intravedeva una sagoma che senza scendere apre lo sportello lato passeggero collocando una bottiglia. Il teste nell’esame aveva dichiarato che dalle immagini si percepiva che il veicolo fosse un Fiat Doblò, l’avvocato di Campanile su questo aspetto ha insistito più volte, ritenendo evidentemente che non fosse un Doblò ma un “Fiorino“, emergenza processuale che cambierebbe dunque la prospettiva accusatoria. Il legale inoltre ha fatto intendere che nell’informativa non c’è alcun riferimento certo al fatto che fosse un Doblò, mezzo nella disponibilità di Campanile. Orrico ha precisato che «mi sembrava un Doblò viste le caratteristiche». I quesiti si sono poi spostati sulla maniglia laterale lato passeggero, se la stessa fosse verticale o orizzontale. Ma il teste non ricordava questo dettaglio.

      L’avvocato Cristiano, sul punto, ha posto in visione un estratto di un frame in cui si nota il mezzo stradale al centro del dibattimento. L’agente della Squadra Mobile ha illustrato le differenze sui vetri basate sull’illuminazione e non sulla diversità degli stessi. L’ufficiale di polizia giudiziaria ha ribadito che secondo lui si tratta di un Fiat Doblò. Nel botta e risposta il pubblico ministero ha invitato l’ispettore a verificare le annotazioni a sua firma al fine di fornire risposte adeguate al tribunale collegiale di Cosenza.

      L’ulteriore focus è stato fatto sui rapporti tra Campanile, Piattello e Di Puppo, durante il quale il legale ha chiesto al teste se fosse a conoscenza dove lavorava il suo assistito, un rappresentante per la vendita del caffè. Poi il numero degli incontri con Enzo Piattello, Michele Di Puppo, Antonio Abruzzese e Rocco Abbruzzese. Secondo il testimone le persone citate dal legale si vedevano nel tentativo di commettere estorsioni e qui l’avvocato Cristiano ha messo il “freno difensivo”: «Ha notizie se Campanile sia accusato di estorsione in concorso con Antonio Abruzzese alias Strusciatappine?», risposta scontata visto che le imputazioni nei confronti dei due imputati non riportano questo tipo di condotta.

      Sulla presenza “ingombrante” di Michele Di Puppo, cripticamente indicato nelle intercettazioni, secondo la polizia giudiziaria, come il “tecnico“, il teste ha circoscritto il tutto a un presunto tentativo di estorsione, allorquando ne avrebbero parlato Campanile e Piattello. Ma la circostanza si sarebbe verificata soltanto una volta. Relativamente alle presunte estorsioni, con il posizionamento di bottigliette incendiarie, il teste ha evidenziato come in una intercettazione si parli di “tre bottiglie di vino“, ma la conversazione captata in quella data Campanile e Piattello avrebbero fatto riferimento a “due bottiglie di vino” rinvenute dalle forze dell’ordine davanti a due esercizi commerciali. Dato confermato anche da Orrico, il quale ha paventato altre discrasie emerse nella vicenda in questione a cui si è dato una spiegazione, ovvero che le vittime non sempre denunciano. Infine, il Riesame del pm Cubellotti, preceduto da alcune contestazioni mosse nel controesame dall’avvocato Saverio De Bartolo, in rappresentanza di una parte civile. Giovedì prossimo saranno sentiti gli ispettori Donato e Silvestri.

      Processo “Reset”, rito ordinario: gli imputati

      • Fabrizio Abate (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
      • Giovanni Abruzzese (difeso dagli avvocati Giorgia Greco e Antonio Quintieri)
      • Fiore Abbruzzese detto “Ninuzzo” (difeso dagli avvocati Mariarosa Bugliari e Francesco Boccia)
      • Franco Abbruzzese detto “a Brezza” o “Il Cantante” (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Rosaria Abbruzzese (difesa dagli avvocati Antonio Quintieri e Filippo Cinnante)
      • Giovanni Aloise detto “mussu i ciuccio” (difeso dall’avvocato Gianpiero Calabese)
      • Pierangelo Aloia (difeso dall’avvocato Giulio Tarsitano)
      • Armando Antonucci detto il dottore (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
      • Rosina Arno (difesa dagli avvocati Luca Acciardi e Fiorella Bozzarello)
      • Ariosto Artese (difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Giorgio Misasi)
      • Rosario Aurello (difeso dall’avvocato Ferruccio Mariani)
      • Danilo Bartucci (difeso dall’avvocato Giuseppe Manna)
      • Giuseppe Bartucci (difeso dagli avvocati Luca Acciardi e Nicola Carratelli) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Giuseppe Belmonte (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
      • Massimo Benvenuto (difeso dall’avvocato Rosario Carbone)
      • Luigi Berlingieri detto “Faccia d’angelo” (difeso dagli avvocati Nicola Rendace)
      • Antonio Bevilacqua (difeso dall’avvocato Giorgia Greco)
      • Cosimo Bevilacqua (difeso dagli avvocati Maurizio Nucci e Cesare Badolato)
      • Nicola Bevilacqua (difeso dagli avvocati Giampiero Calabrese e Antonio Ingrosso)
      • Agostino Briguori (difeso dagli avvocati Giuseppe Bruno e Sergio Rotundo)
      • Giuseppe Broccolo (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
      • Andrea Bruni (difeso dagli avvocati Luca Acciardi ed Emilia Spadafora)
      • Pasquale Bruni – classe 1979 (difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Cristian Cristiano)
      • Pasquale Bruni (difeso dagli avvocati Fiorella Bozzarello)
      • Carmelina Bruniani (difesa dall’avvocato Luca De Munda)
      • Alfredo Bruno (difeso dall’avvocato Francesco Calabrò
      • Ernesto Campanile (difeso dall’avvocato Cristian Cristiano)
      • Carmine Caputo (difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Damiano Carelli (difeso dall’avvocato Aldo Zagarese ed Enzo Belvedere)
      • Placido Cariello
      • Andrea Carpino (difeso dall’avvocato Maurizio Nucci)
      • Andrea Vincenzo Caruso (difeso dall’avvocato Maurizio Nucci)
      • Francesco Casella (difeso dagli avvocati Vincenzo Guglielmo Belvedere e Fabio Bonofiglio)
      • Michele Castiglione (difeso dagli avvocati Carlo Beltrani e Antonio Quintieri)
      • Andrea Cello (difeso dall’avvocato Francesco Calabrò)
      • Federico Chianello (difeso dall’avvocato Pierfrancesco Russo)
      • Antonio Chiodo (difeso dall’avvocato Domenico Caputo)
      • Massimo Ciancio (difeso dall’avvocato Luca Acciardi e Annamaria Domanico)
      • Giuseppe Cirillo (difeso dall’avvocato Raffaele Rigoli)
      • Antonio Colasuonno (difeso dagli avvocati Chiara Penna) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Cesare Conte (difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello)
      • Antonio Covelli (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
      • Aldo Andrea D’Ambrosio (difeso dall’avvocato Amelia Ferrari)
      • Cristian D’Ambrosio (difeso dall’avvocato Amelia Ferrari)
      • Emma D’Ambrosio (difesa dall’avvocato Amelia Ferrari)
      • Massimo D’Ambrosio (difeso dall’avvocato Amelia Ferrari e Valerio Murgano)
      • Alessio De Cicco (difeso dall’avvocato Francesco Gelsomino)
      • Sergio Del Popolo (difeso dagli avvocati Saverio Spadafora e Antonio Quintieri)
      • Pietro De Mari (difeso dall’avvocato Rossana Cribari)
      • Antonio De Rose (difeso dagli avvocati Raffaele Massimo Greco e Maurizio Nucci)
      • Pasquale De Rose (difeso dall’avvocato Cristian Cristiano)
      • Armando De Vuono (difeso dall’avvocato Matteo Cristiani e Giuseppe Filice) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Giovanni Drago (difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Gaetano Maria Bernaudo)
      • Patrizia Drago (difeso dagli avvocati Mario Ossequio e Stefania Calabrese)
      • Angelo Falcone (difeso dall’avvocato Pasquale Vaccaro)
      • Umile Ferraro (difeso dall’avvocato Pasqualino Maio)
      • Eugenio Filice (difeso dagli avvocati Franco Sammarco ed Eduardo Florio)
      • Anna FIorillo (difeso dall’avvocato Francesco Santelli)
      • Remo Florio (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
      • Fabrizio Fuoco (difeso dall’avvocato Cristian Cristiano)
      • Giovanni Garofalo (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
      • Rosanna Garofalo (difesa dall’avvocato Laura Gaetano)
      • Mario Gervasi (difeso dall’avvocato Cesare Badolato)
      • Fabio Giannelli (difeso dall’avvocato Osvaldo Rocca) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Fabrizio Gioia (difeso dall’avvocato Matteo Cristiani)
      • Giovanni Grandinetti (difeso dall’avvocato Nicola Rendace)
      • Simone Greco (difeso dall’avvocato Andrea Sarro)
      • Stefano Grosso (difeso dall’avvocato Francesco Vetere)
      • Sergio La Canna (difeso dall’avvocato Giampiero Calabrese)
      • Umile Lanzino (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano)
      • Fabio Laratta (difeso dall’avvocato Pasquale Marzocchi)
      • Massimiliano Lo Polito (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
      • Silvia Lucanto (difesa dall’avvocato Fiorella Bozzarello)
      • Antonio Lucà (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Gianluca Maione
      • Cosimo Manzo (difeso dagli avvocati Linda Boscaglia e Giuseppe Malvasi) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Marcello Manna (difeso dagli avvocati Nicola Carratelli e Giandomenico Caiazza)
      • Francesco Marchiotti (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
      • Stefano Antonio Marigliano (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano)
      • Roberta Maritato (difesa dall’avvocato Marco Bianco)
      • Andrea Mazzei (difeso dagli avvocati Alessandro Diddi e Sergio Rotundo)
      • Cosimo Manzo
      • Lauretta Mellone (difesa dagli Amelia Ferrari e Erik Siciliano)
      • Giuseppe Midulla (difeso dagli avvocati Cristian Cristiano)
      • Bruno Mollica (difeso dall’avvocato Francesco Febbraio)
      • Giuseppe Mondera (difeso dall’avvocato Giuseppe Manna)
      • Francesco Morabito (difeso dagli avvocati Vincenzo Nobile e Domenico Nobile)
      • Alessandro Morrone (difeso dall’avvocato Domenico De Rosa)
      • Filippo Morrone (difeso dall’avvocato Piergiuseppe Cutrì)
      • Pino Munno (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Silvio Orlando (difeso dall’avvocato Pasquale Naccarato)
      • Massimo Palermo (difeso dall’avvocato Vincenzo Saccomanno)
      • Francesco Papara (difeso dall’avvocato Angela D’Elia)
      • Mario Perri (difeso dall’avvocato Giampiero Calabrese)
      • Sandro Perri (difeso dall’avvocato Giuseppe De Marco)
      • Giuseppe Perrone (difeso dagli avvocati Filippo Cinnante e Gaetano Maria Bernaudo)
      • Antonio Pignataro (difeso dagli avvocati Marco Bianco e Giuseppe Bruno)
      • Ciro Pignataro (difeso dagli avvocati Marco Bianco e Giuseppe Bruno)
      • Giuseppe Piromallo (difeso dall’avvocato Luca Acciardi)
      • Antonio Carmine Policastri (difeso dall’avvocato Aldo Zagarese)
      • Antonio Presta “Tonino” (difeso dagli avvocati Carlo Esbardo e Franco Locco)
      • Giuseppe Presta (difeso dagli avvocati Lucio Esbardo e Franco Locco) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Domenico Prete (difeso dall’avvocato Rossana Bozzarello)
      • Remo Prete (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Sergio Raimondo (difeso dall’avvocato FIlippo Cinnante)
      • Paolo Recchia (difeso dall’avvocato Francesco Gelsomino)
      • Andrea Reda (difeso dagli avvocati Mario Ossequio e Luca Acciardi)
      • Ines Reda (difesa dagli avvocati Mario Ossequio e Angela Caputo)
      • Francesco Reda (difeso dagli avvocati Mario Ossequio ed Enzo Belvedere)
      • Paolo Reda (difeso dagli avvocati Mario Ossequio e Stefania Calabrese)
      • Marcello Rizzuti (difeso dagli avvocati Bruno Bonaro e Pietro Mancuso)
      • Danny Romano (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Massimiliano Rossiello (difeso dall’avvocato Pasquale Vaccaro)
      • Cristian Francesco Ruffolo (difeso dall’avvocato Luca Acciardi) (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Rosa Rugiano (difesa dall’avvocato Rodolfo Alfieri)
      • Antonio Russo (difeso dall’avvocato Roberto Deni)
      • Domenico Salerno (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
      • Domenico Sannà (difeso dall’avvocato Giuseppe Bruno)
      • Orlando Scarlato (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano)
      • Salvatore Sesso (difeso dall’avvocato Vincenzo Tridico)
      • Mario Sirangelo (difeso dall’avvocato Fabio Parise)
      • Alessandro Stella (difeso dall’avvocato Domenico Caputo)
      • Francesco Stola (difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Cristian Cristiano)
      • Francesco Tassone (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
      • Francesca Tiralongo (difeso dall’avvocato Giuseppe De Marco)
      • Vittorio Toscano (clicca su avanti per leggere i nomi degli imputati)
      • Ivan Trinni (difeso dall’avvocato Fiorella Bozzarello)
      • Mario Trinni (difeso dagli avvocati Maurizio Nucci e Antonio Spataro)
      • Danilo Turboli (difeso dall’avvocato Antonio Quintieri)
      • Francesco Veltri (difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Alessandro Bavaro)
      • Massimo Volpentesta (difeso dall’avvocato Filippo Cinnante)
      • Sandro Vomero (difeso dagli avvocati Lucio Esbardo e Antonio Quintieri)
      • Cristian Vozza (difeso dall’avvocato Mariarosa Bugliari e Filippo Cinnante)
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      Tag
      'Ndrangheta · Cosenza · Reset

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