Un nuovo pentito nella ‘ndrangheta cosentina: ecco di chi si tratta
E’ Luca Pellicori il nuovo collaboratore di giustizia della Dda di Catanzaro. È stato reso noto oggi nel corso del processo “Apocalisse”. La collaborazione è iniziata nei giorni scorsi, ma ancora non si conoscono i motivi per i quali l’imputato ha deciso di “saltare il fosso”. Pellicori ha revocato il precedente legale di fiducia, nominando
E’ Luca Pellicori il nuovo collaboratore di giustizia della Dda di Catanzaro. È stato reso noto oggi nel corso del processo “Apocalisse”. La collaborazione è iniziata nei giorni scorsi, ma ancora non si conoscono i motivi per i quali l’imputato ha deciso di “saltare il fosso”. Pellicori ha revocato il precedente legale di fiducia, nominando l’avvocato Michele Gigliotti del foro di Catanzaro.
Pellicori era stato arrestato a novembre del 2015 nell’operazione contro la presunta associazione per delinquere dedita al narcotraffico diretta, secondo la pubblica accusa, da Marco Perna – attualmente agli arresti domiciliari e oggi presente in aula -le cui indagini sono state condotte dai carabinieri della Compagnia di Cosenza e dal Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Cosenza.
L’imputato, oggi pentitosi, è stato chiamato più volte in correità dal collaboratore di giustizia Silvio Gioia che ha fornito un contributo importante alle risultanze investigative coordinate dalla Dda di Catanzaro.
A tal proposito, in uno dei verbali contenuti nell’ordinanza di custodia cautelare Gioia ha raccontato dei rapporti intercorsi proprio con il fresco collaborante: «Pellicori Luca l’ho conosciuto all’autolavaggio di San Vito nell’anno 2012, ho familiarizzato con il Pellicori nel tempo poiché avevo modo di incontrarlo spesso all’autolavaggio lì mi recavo a contrattare gli acquisti di stupefacente che decidevo di effettuare da Marco Perna. In molte occasioni era proprio il Pellicori a consegnarmi personalmente lo stupefacente sempre successivamente al benestare di Perna. Ricordo che in un’occasione il Pellicori prese la mia macchina, si allontanò dall’autolavaggio, per poi farvi ritorno a piedi, mi consegnava le chiavi della mia autovettura che il Pellicori aveva parcheggiato poco distante facendomi trovare al suo interno lo stupefacente appena prima ordinato al Marco Perna. In un’altra occasione, invece, Pellicori recuperò dello stupefacente da una Cherokee Blu parcheggiata sotto l’abitazione in uso» a Pellicori. «In altre occasioni Pellicori mi consegnava lo stupefacente raggiungendomi con la sua macchina all’epoca in uso, una Audi di color melanzana con i numeri centrali della targa 460, appena dietro il noto negozio di scarpe cosentino G22».
La Dda di Catanzaro, dunque, aggiunge un altro tassello all’impianto accusatorio e, probabilmente, anche alla nuova geografia criminale cosentina. (Antonio Alizzi)