Guardia Piemontese, chiusa l’inchiesta: sono quattro gli indagati
La procura di Paola ha emesso l’avviso di conclusioni indagini per il comune di Guardia Piemontese. L’inchiesta riguarda principalmente l’assegnazione irregolare di una casa popolare e un caso di peculato, dove il sindaco avrebbe fatto bonificare una stanza con fondi pubblici, nella quale erano state piazzate delle cimici per un altro procedimento penale. I carabinieri
La procura di Paola ha emesso l’avviso di conclusioni indagini per il comune di Guardia Piemontese. L’inchiesta riguarda principalmente l’assegnazione irregolare di una casa popolare e un caso di peculato, dove il sindaco avrebbe fatto bonificare una stanza con fondi pubblici, nella quale erano state piazzate delle cimici per un altro procedimento penale.
I carabinieri della Compagnia di Paola avevano arrestato il sindaco di Guardia Piemontese, Vincenzo Rocchetti e il capo dell’ufficio tecnico comunale, l’ingegnere Giuseppe Caruso, poi scarcerati dal Riesame di Catanzaro e posti ai domiciliari esclusivamente per le esigenze cautelari. I giudici del Tdl infatti avevano mantenuto inalterato i gravi indizi di colpevolezza, già sussistenti nell’ordinanza del gip del tribunale di Paola.
Il provvedimento emesso dall’ufficio coordinato dal procuratore capo Pierpaolo Bruni è stato notificato anche a Fernando Barbarossa e Maria Francesca Capua, beneficiaria dell’alloggio popolare.
I reati contestati dalla procura di Paola sono peculato, falso, favoreggiamento personale e abuso d’ufficio. (a. a.)