Silvestro Scotti, segretario della Federazione dei Medici di Medicina Generale, spiega all’agenzia Ansa che la situazione in provincia di Cosenza inizia a farsi preoccupante, dopo la notizia del contagio da coronavirus di un rappresentante scientifico, residente a Rende ma originario di Tarsia. «A seguito della quarantena per questi 60 colleghi, infatti, circa 70mila cittadini calabresi da oggi si ritroveranno sprovvisti del medico di base cui fare riferimento».

Ecco dove lavorano i medici di base a contatto con il paziente di Rende

L’isolamento deciso per i 60 medici di base cosentini, compresi quelli dell’hinterland, si è reso necessario per evitare ulteriori contatti con i pazienti e quindi prevenire eventuali contagi. I medici di base in questione sono comunque monitorati dalle autorità sanitarie.