giovedì,Marzo 28 2024

Caos all’Annunziata, medici e malati barricati in Ematologia

Tensione e molta paura al reparto di Ematologia di Cosenza in cui è in corso un vero e proprio braccio di ferro tra dipartimenti. Tutto è cominciato questa mattina sul presto, quando i malati oncologici si sono presentati per effettuare le cure chemioterapiche urgenti, accompagnati anche da familiari nonostante l’espresso divieto di creare assembramenti.  Una

Caos all’Annunziata, medici e malati barricati in Ematologia

Tensione e molta paura al reparto di Ematologia di Cosenza in cui è in corso un vero e proprio braccio di ferro tra dipartimenti. Tutto è cominciato questa mattina sul presto, quando i malati oncologici si sono presentati per effettuare le cure chemioterapiche urgenti, accompagnati anche da familiari nonostante l’espresso divieto di creare assembramenti. 

Una signora, arrivata da San Lucido, in attesa di fare una visita di controllo post-chemioterapica, seduta con gli altri nella saletta del Day Hospital, ha iniziato a sentirsi male accusando sintomi respiratori sempre più gravi. 

La febbre a 38 e mezzo e la richiesta del tampone

Sua figlia ha spiegato ai medici, che la donna aveva già da giovedì, tosse secca e febbre a 38 e mezzo. La temperatura elevata e la difficoltà a respirare, in un primo momento non avevano destato preoccupazione, essendo la donna immunodepressa e sottoposta a trattamenti oncologici, ma ad allarmare i dottori di Ematologia sono stati i risultati delle primissime analisi in cui i polmoni della donna sono apparsi liberi ma con una saturazione al 70%. Un dato, questo, che secondo gli specialisti potrebbe segnalare l’origine virale dell’infezione. Per non correre i rischi si sono attivate le procedure previste in caso di sospetto caso da Covid-19.

La risposta del Pronto Soccorso di Cosenza al reparto di Ematologia

Immediatamente è stato allertato il 118 e la signora trasportata nel tendone sistemato al di fuori dell’ospedale di Cosenza, dove si effettuano i triage per sospetti casi da Coronavirus. Intanto nel reparto, si è proceduto alla sanificazione degli ambienti, ma la storia sembra non essere finita qui. Dal Pronto Soccorso il primario ha deciso, nonostante le segnalazioni dei colleghi dell’altro reparto, di non procedere con il tampone, perché da una sua valutazione non c’è rischio di contagio da Coronavirus.

Barricati all’interno di Ematologia, molti pazienti, insieme a familiari, infermieri e medici sono ancora in attesa di capire il da farsi, mentre il dottore Francesco Amato, capo del dipartimento oncoematologico, raggiunto al telefono ha detto: «Ho fatto tutti gli adempimenti che mi sono stati richiesti, più di questo non posso fare, il primario del pronto Soccorso, con cui ho discusso per mezz’ora, dice che è sicuro del fatto suo, quindi stiamo a guardare. Mi auguro che abbia ragione lui»

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