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Il ministero dell’Interno, in una nuova circolare pubblicata oggi, dà ulteriori chiarimenti sui divieti e sulle limitazioni per il contenimento della diffusione del Covid19. Nei giorni scorsi, infatti, il Viminale aveva spiegato dove fare la spesa (LEGGI QUI L’APPROFONDIMENTO), oggi invece spiega come sia possibile per un genitore accompagnare il figlio in una passeggiata, purché sia vicino casa.
Le strutture d’accoglienza per anziani: i chiarimenti
«Il divieto di assembramento non può ritenersi violato dalla presenza in spazi all’aperto di persone ospitate nella medesima struttura di accoglienza (ad esempio, case-famiglia). In tali strutture, peraltro, chiunque acceda dall’esterno (operatori, fornitori, familiari, ecc.) sarà comunque tenuto al rispetto del divieto di assembramento, della distanza interpersonale di un metro e dall’utilizzo degli occorrenti presidi sanitari (mascherine e guanti)» scrive il capo di Gabinetto, Matteo Piantedosi.
La passeggiata genitore-figlio: ecco cosa dice il Viminale
«Nella medesima ottica, per quanto riguarda gli spostamenti di persone fisiche, è da intendersi consentito, ad un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purché in prossimità della propria abitazione. La stessa attività può essere svolta, inoltre, nell’ambito di spostamenti motivati da situazioni di necessità o per motivi di salute» si legge nella circolare del 31 marzo 2020.
Non è consentito fare jogging
«Resta non consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto ed accedere ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici, si evidenzia che l’attività motoria generalmente consentita non va intesa come equivalente all’attività sportiva (jogging), tenuto anche conto che l’attuale disposizione di cui all’art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 9 marzo scorso tiene distinte le due ipotesi, potendosi far ricomprendere nella prima, come già detto, il camminare in prossimità della propria abitazione» aggiunge il ministero dell’Interno.
«Potranno essere, altresì, consentiti spostamenti nei pressi della propria abitazione giustificati da esigenze di accompagnamento di anziani o inabili da parte di persone che ne curano l’assistenza, in ragione della riconducibilità dei medesimi spostamenti a motivazioni di necessità o di salute» conclude la circolare.