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Se si riaprisse tutto, le terapie intensive sarebbero di nuovo sature entro l’8 giugno. E’ l’avvertimento contenuto in un documento dell’Istituto superiore di sanità (ISS). Il contenuto è stato divulgato oggi dal “Fatto quotidiano” e sarebbe da una settimana nelle mani del governo e del Comitato tecnico scientifico (che lo ha adottato). Come riporta il Fatto, questo documento spiega la cautela mostrata dall’esecutivo nel procedere con la Fase 2. Essa partirà comunque dal 4 maggio, scadenzando però le riaperture fino a settembre (le scuole) e oltre (il comparto degli spettacoli dal vivo).
Il documento dell’ISS sui pericoli e le terapie intensive
«Lo studio – scrive il Fatto – presenta 92 possibili scenari e il più drammatico è alla lettera A. Se si riaprisse quasi tutto, “il tasso di riproduzione del virus Rt (cioè la previsione del numero medio di contagi a partire da una persona che ha contratto il virus, ndr ) tornerebbe sopra 2. Tornerebbe tra il 2,06 e il 2,44 per una media di 2,25 e le terapie intensive – dice l’Iss – che pure sono state potenziate, sarebbero di nuovo sature in meno di 40 giorni, l’8 giugno».
Il monito dell’Istituto Superiore di Sanità
«Questo accadrebbe facendo ripartire tutto – si legge ancora -. Facendo ripartire industria, edilizia e commercio collegato, ma anche hotel e ristoranti senza limiti d’età per i lavoratori, senza telelavoro, con le scuole aperte e il ritorno alla normalità nel tempo libero e nell’uso dei mezzi pubblici. Riaprire le scuole – chiude il report – innescherebbe una nuova e rapida crescita dell’epidemia. La sola riapertura delle scuole potrebbe portare allo sforamento del numero di posti letto in terapia intensiva».