OVERTURE | «Falbo+24» quel blitz atteso già nel 2018: i retroscena
Due degli indagati dell'operazione "Overture" parlano di un imminente blitz della Dda di Catanzaro. «Falbo+24 al 99%, lo fanno stanotte».
Una delle prerogative delle organizzazioni criminali è quella di sapere in anticipo le mosse della polizia giudiziaria. Anche nel caso dell’inchiesta “Overture”, gli indagati erano già a conoscenza che qualcosa prima o poi sarebbe accaduto. Chi siano gli “informatori” dei presunti narcotrafficanti non è dato saperlo. Né emerge dalle carte dell’inchieste. Ciò che si comprende, invece, è che due indagati, Riccardo Gaglianese e Massimo Imbrogno, detto anche “Canaletta“, discutevano già nel 2018 di un imminente blitz della Dda di Catanzaro. (LEGGI I NOMI DELLE PERSONE ARRESTATE)
Quel blitz atteso da due anni
E’ il 28 giugno del 2018 quando Gaglianese e Imbrogno, intercettati da una cimice posta in cucina, affrontano alcuni argomenti relativi alla presunta associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Sono le ore 16 e 14 minuti. Il discorso verte su alcune somme che dovevano essere versate, ma a un certo punto Gaglianese chiede a Imbrogno «ma non è che ha fatto qualche guaio?», riferendosi alle indagini sulla Fiat Stilo. Imbrogno, dal canto suo, si dice sicuro che «vedi che stanotte c’è il blitz al novantanove per cento». «Novantanove?» domanda Gaglianese e l’altro conferma: «Per cento fanno il blitz, Alfonsino Falbo più ventiquattro». Gaglianese, a questo punto, sembra incredulo ed inizia a preoccuparsi: «Davvero? Cento per cento?» e chiede: «Ma lui dice di me? Di me ci sono io?». Imbrogno chiarisce: «No no per il fatto della macchina, per il fatto della macchina, per la Stilo…».
I timori di Falbo e le rassicurazioni di Imbrogno
Nel passaggio successivo, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Cosenza evidenziano che «Massimo Imbrogno comunica ad Alfonsino Falbo di aver ricevuto rassicurazioni da Riccardo Gaglianese il quale gli ha garantito che non riferirà nulla sul loro coinvolgimento nelle vicende criminose per cui si procede». Un altro particolare, però, insospettisce i militari dell’Arma. «Nella nottata fra il 28 ed il 29 giugno, allorquando si sarebbe dovuto verificare il temuto blitz di polizia, l’utenza in uso ad Alfonsino Falbo ne ha segnalato la presenza nella città di Bari; ebbene tale circostanza conferma quanto riferito da Massimo Imbrogno, in merito alla volontà del Falbo di rendersi irreperibile in quel periodo per sfuggire a un eventuale arresto».