lunedì,Dicembre 2 2024

La Regina: «Attivati 50 posti letto Covid nell’ospedale di Rossano»

La Regina ha aggiornato la commissione sanità di Cosenza sui cambiamenti avvenuti per i posti letto Covid. 50 pazienti a Rossano.

La Regina: «Attivati 50 posti letto Covid nell’ospedale di Rossano»

“La città si trova ad affrontare un’emergenza grave, la più grave da quando è iniziata la pandemia. Dobbiamo essere in grado di fronteggiare questa situazione”. Lo ha detto il Sindaco Mario Occhiuto intervenuto nel pomeriggio di oggi alla seduta della Commissione consiliare sanità, convocata dalla Presidente Maria Teresa De Marco con all’ordine del giorno l’audizione del commissario straordinario dell’ASP di Cosenza Vincenzo La Regina. Il Sindaco Occhiuto ha posto l’accento su alcuni aspetti dell’emergenza in atto ed ha prospettato al commissario La Regina una serie di soluzioni. “Da una parte – ha detto Occhiuto durante la seduta di commissione – c’è l’Ospedale che non ce la fa più a reggere l’urto, perché è praticamente diventato, da Hub, ospedale covid, con tutto il carico delle altre patologie che vengono, in questo momento, trascurate”.

Il Sindaco ha poi riferito di raccogliere, ormai quotidianamente, il grido di allarme di molti medici che gli rappresentano la situazione di emergenza ed il fatto di essere in continuo affanno. Una situazione aggravata dal fatto che a Cosenza arrivano, dalle sedi spoke provinciali, tutti i pazienti covid, e che tutti i reparti dell’Annunziata sono saturi con i pazienti affetti dal contagio.

“Da una ventina di giorni – ha aggiunto Occhiuto – avevo richiesto ai vertici dell’esercito di riattivare l’ospedale militare da campo. Sarebbe necessaria – ha detto ancora Occhiuto – una relazione da parte dell’Ospedale dell’Annunziata e del commissario Mastrobuono per chiedere, in presenza di una situazione di difficoltà, un supporto esterno, in quanto a sua volta l’Esercito dovrà poi richiedere al Comando generale della Difesa l’invio dei medici rianimatori, peraltro non facilmente reperibili. La Difesa, infatti – ha precisato Occhiuto – non può giustificare 80 unità distaccate a Cosenza per un numero esiguo di pazienti. In ogni caso, se la richiesta arriva, l‘Esercito è in grado di riattivare l’ospedale in poco tempo. Questo non complicherebbe nulla sul fronte del centro vaccinale di Vaglio Lise nel quale è stato riconvertito l’Ospedale da campo anche perché – ha aggiunto Occhiuto – il centro sta funzionando bene insieme al laboratorio clinico per l’effettuazione dei tamponi. 

Non dobbiamo perdere i centri vaccinali – ha detto inoltre il Sindaco – perché se arrivano i vaccini dobbiamo essere in grado di somministrarli. Già tempo fa avevo programmato con la Mastrobuono l’allestimento di un altro centro vaccinale in modalità drive in. Due sono le opportunità che abbiamo di fronte: l’area dell’ex parcheggio dei pullman della stazione di Vaglio Lise, a pochi metri dal centro vaccinale militare, oppure la soluzione dei BoCS art che ben si prestano ad essere utilizzati in questa direzione. Ne basterebbero 5 o 6 dei 27 di cui disponiamo. Abbiamo davanti la sfida della vaccinazione di massa, più vaccini si fanno, meglio è”. 

La seduta era stata introdotta dalla Presidente della commissione Maria Teresa De Marco che ha ribadito la necessità di procedere ad una riorganizzazione della medicina territoriale, “la grande sfida del momento”. Quindi la De Marco ha rivolto al commissario La Regina la richiesta di individuare al più presto un ospedale periferico dove trasferire tutti i pazienti covid. De Marco ha chiesto particolare attenzione, per la campagna vaccinale, per i soggetti fragili e le categorie più esposte ed ha inoltre rivendicato per i pazienti in Assistenza domiciliare integrata (ADI) la possibilità di avere le cure adeguate. La Presidente della commissione sanità di Palazzo dei Bruzi ha chiesto anche più personale medico, paramedico e più Oss. 

Notizie moderatamente rassicuranti, rispetto all’emergenza sanitaria in atto, sono venute dall’audizione del commissario dell’ASP Vincenzo La Regina che ha comunicato alla commissione di aver istituito a Rossano, per decongestionare l’Annunziata, 50 posti covid. “In queste ore – ha aggiunto il commissario dell’ASP – sono stati trasferiti 10 pazienti covid dall’Annunziata, 4 ad Acri e 6 a Cetraro, perché ho trasformato la medicina di Cetraro in Covid. In più, questa mattina ho istituito altri 16 posti letto, in aggiunta ai 22, a Rossano (38 in tutto) e altri 16 pazienti dell’Annunziata saranno trasferiti in queste ore a Rossano”. Ma La Regina è andato anche oltre: all’interno dell’Ospedale di Rossano ha chiesto di trasformare i 4 posti di terapia intensiva in posti covid. “All’interno dell’Ospedale di Rossano – ha detto – abbiamo creato un circuito virtuoso di presa in carico per pazienti covid”. La Regina ha, nel suo intervento in commissione, mostrato grande senso pratico e concretezza.

“Non è tempo di fare analisi, ma dobbiamo affrontare di petto le situazioni – ha detto. Sulla questione economico-finanziaria dell’Asp ha aggiunto che “è una cosa seria perché ha prodotto un debito enorme. L’asp ha oggi pochissima credibilità nei confronti degli stakeholders”. Poi ha formulato una “proposta di ricostruzione a condizione che avvenga se tutti insieme ci muoviamo nella stessa direzione. Istituzioni, mondo sindacale, azienda sanitaria e terzo settore devono mettersi alla guida di un processo di ricostruzione della sanità nel cosentino. Stiamo cercando di mettere in campo una selezione che possa produrre un po’ di meritocrazia – ha aggiunto – perché in questa azienda ho trovato solo aridità”.

E sulle vaccinazioni La Regina dà il dato di 113 mila inoculazioni. Poi parla del “patto di ferro” stretto con la FIMMG, la Federazione dei medici di medicina generale “che devono diventare protagonisti”. “Alla FIMMG ho detto – ha aggiunto il commissario straordinario – che la partita sulle vaccinazioni la vinciamo sui fragili. Qui ci serve avere anche uno scatto etico, così come dobbiamo dire che l’assistenza domiciliare integrata, alla luce del Covid, può essere la chiave di volta. Dobbiamo spingere verso la medicina di prossimità, la medicina territoriale”. 

Al termine della commissione, dopo gli interventi dei consiglieri comunali Annalisa Apicella, Damiano Covelli, Bianca Rende, Carmelo Salerno, Enrico Morcavallo, Francesca Cassano e Andrea Falbo, è emersa la necessità, in linea con la proposta già da tempo formulata dalla Presidente De Marco, di dar luogo ad un coordinamento operativo che coinvolga Comune, Prefettura, Azienda Ospedaliera e Azienda sanitaria provinciale. Un coordinamento in grado di aggiornarsi quotidianamente sulla situazione di emergenza e di integrasi anche in ordine alla gestione dei trasferimenti dei pazienti da un presidio ospedaliero all’altro.